mercoledì 18 giugno 2008

LASCIATE IN PACE MONTALE



da 'MEDITERRANEO':


A vortice s'abbatte
su mio capo reclino
un suono d'agri lazzi.
Scotta la terra percossa
da sghembe ombre di pinastri,
e al mare la' in fondo fa velo
piu' che i rami,allo sguardo,l'afa che a tratti erompe
dal suolo che si avvena.
Quando piu' sordo o meno il ribollio delle acque
che s'ingorgano
accanto a lunghe secche mi raggiunge:
o è un lombo talvolta ed un ripiovere
di schiume sulle rocce.
Come rialzo il viso,ecco cessare
i ragli sul mio capo;e via scoccare
verso le strepeanti acque,
frecciate biancazzurre, due ghiandaie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

I Ministero della Pubblica Distruzione hadato un'altra prova di sè. Sono tante ledonne che attraversano la poesia montaliana: Esterina, Liuba, Dora e quel funzionario trova una ppoesia dedicata a un amico.
Buona giornata
Fino