giovedì 25 settembre 2008

NO, CHE NON M'ANNOIO




Un'amica di vecchissima data,insegnante alle medie inferiori, mi racconto' una volta di una ragazzina gravemente disabile,in carrozzella, con tutti i problemi connessi, inserita in una sua classe.
Come fossero venuti, in classe, gli amici e l'insegnante di sostegno a canticchiarle 'No, che' non m'annoio', il ritornello di Jovanotti, non è chiaro a nessuno.
Di fatto, la ragazzina sbuffava spesso :forse per quello ,per ridicolizzare quella che lei contrabbandava per noia, avevano cominciato a canticchiarle la strofetta.
Di li' ad innamorarsi pazzamente di Jovanotti, per la ragazzina il passo fu facile.
Un vero amore,di quelli che da adolescenti nascono sulla pelle come i brufoli.
Nel frattempo, in sede di programmazione delle uscite'didattiche', usci' fuori la gita a Venezia.
Insomma,alla fine le gite furono due:a Venezia, e al concerto di Jovanotti.
Con i bambini che si erano accollati la compagnia e la responsabilità dell'amica in carrozzella.
Tutti compresi, come tante api operaie intorno all'ape regina.
Ma come frenare l'impeto romantico, il desiderio dell'amore dell'amica piu' sfortunata ?
'No,che' non m'annoio, no, che' non m'annoio'
Aveva cantato la ragazzina in carrozzella, su e giu' per calli e campielli, e poi al concerto, in mezzo alla folla dei rapper di casa nostra.
Con gli occhi lucidi e la felicità nel cuore.