venerdì 4 aprile 2008

CHIAMIAMOLA MARIUCCIA



Chiamiamola Mariuccia, per rispetto della privacy e dei minori.
E' una bimbetta reale,l'ho incontrata stamattina.
Era dietro il banco di un negozio-un bel negozio,belle cose artigianali con un senso-che aiutava la mamma.
-Ma non sei a scuola?- ho chiesto io, che da scuola ero appena uscita.
-No-lei, secca,mentre la mamma alzava di soppiatto gli occhi al cielo.
-Perche'?- ero curiosa, il viso della bimbetta era simpatico, lo sguardo vispo dietro le lenti,sotto la frangia castano-biondo.
La mamma intanto faceva un tentativo, si vedeva che moriva dalla voglia di dir qualcosa.
E cosi' è venuto fuori che:
Mariuccia odia la scuola, proprio non la sopporta,nonostante quella che frequenta sia,a detta di popolo, un'ottima scuola;
lei non riesce a starci, le da fastio l'ambiente chiuso, le puzze insopportabili, il rumore.
muore di asfissia,li' dentro.
- Ma lo sai-ho incalzato io-che alcuni grandi poeti proprio non sopportavano la scuola, esattamente come te? Vuoi che te li nomini? Per esempio un tal Montale,si', uno che di nome faceva Eugenio.
Al suono di 'Eugenio' lei se la rideva sotto ai baffi.
-Anche un altro, qui, delle nostre parti, un tal Marino Moretti,uno di Cesenatico.-
Lei cominciava gia' a non sopportarmi piu', era proprio l'odore della scuola che le dava fastidio.
Adesso i ragionieri dei sistemi non mi dicano che la nostra Mariuccia è una riedizione del Pierino di Don Milani. Ci ha già provato l'attuale Ministro della Pubblica istruzione a rivisitare la scuola di Barbiana e mai gesto fu piu' inadatto ai tempi.
Questa Mariuccia col Pierino di cinquanta anni fa non c'entra proprio un bel niente. E' un'altra cosa, un personaggio di un'altra galassia.
Pero', davvero,che puzza, spesso, nelle aule,tra i banchi e nei corridoi!!!