lunedì 17 dicembre 2007

EPIDEMIE


Una studentessa di un liceo riminese ha subito un 'operazione di 'mobbing' dai suoi compagni di classe, ne parlavano domenica 16 dicembre tutte le cronache locali, in prima pagina.

Oggi, zitti.
A scuola, come se nulla fosse successo. Tranquilli, il solito tran -tran.
Mi chiedo come sia possibile.
Con la 'verve' di una 'giovannadarco' su d'eta'ho raccolto quel po' di energia e ho tentato di parlarne con i ragazzi.
Alcuni ridevano,altri si tiravano i pallini, erano seri solo in due o tre, gli altri hanno detto:'embe', cosa ci sara' di strano?'
Mi chiedo quanti quintali di ******** siano piombati addosso ai ragazzi, in questi anni, per arrivare a questo.
La cosa incredibile è che la ragazzina in questione era stata 'accusata' di avere i pidocchi (!!!!)
Cioe', come dire, 'accusata' di avere l'influenza.
Se ne sono usciti tutti dalla classe, l'hanno lasciata li' e la professoressa a correre dalla vicepreside, e tutti insieme a telefonare alla madre della detta ragazza e a permettere che questa si portasse via la figlia. Cosi' recitavano i giornali, in prima pagina.
Mentre tutti gli altri, ovviamente, in classe, andavano a fare lezione 'regolare',a parlare magari di poesia, o di risorgimento.
E chissa' quanta sofferenza, quanti fili sottili e indistricabili ci stanno dietro a questa storia.

Che confusione, che sconcerto.
Ma forse non valeva la pena parlarne, ci sono situazioni surreali in cui l'operazione migliore è registrare, tacere, e semmai, dopo, scriverne.
A volte si partecipa anche con il silenzio,che è assai piu' efficace di tante parole.
Il problema è appunto la surrealta',quel tanto di 'impazzito', di non razionalizzabile ,nel meccanismo che va e credo che gli adulti che hanno assistito a questo episodio, evidentemente cresciuto sotto i loro occhi senza che se ne accorgessero, si siano trovati spiazzati, un po' inebetiti.
Siamo tutti brava gente, ma in tempi noti la 'brava gente' ne ha permessi di delitti