sabato 3 maggio 2008

AD UN GIOVANE INSEGNANTE


Avrei tante cose da dire, ad un giovane insegnante.
Oddio di giovanissimi non ne vedo, mi paiono tutti un po' attempatelli, cioè almeno al di la'della trentina,ma mi paiono anche cosi' disorientati, non me ne vogliano.
Tra le tante, una cosa scelta a caso, si intitolerebbe piu' o meno cosi': 'Prendiamo una voce tra quelle che negli ultimi venti anni sono state elencate nelle scuole del mondo occidentale sotto il titolo:'scrittura creativa'.
Una voce a caso, tra quelle che per esempio appartengono ad un vecchissimo progetto che presentai alla regione Emilia -Romagna, ad un ente che poi forse è risultato inutile, l'allora IRSAE.
Non so che fine abbia fatto l'Ente,so che il mio progetto rimase li',per diverse ragioni, carico di lodi.
Quella voce che dicevo era:'TRASLAZIONE DI GENERI.
Voleva dire insegnamo ai ragazzi a trasformare un testo,appartenente ad un genere, in un altro genere.
Mi ricordo che un lavoro che feci consistette nel trasformare, sotto natale, 'Canto di Natale di Dickens' in un testo dialogico,che poi si tento' di recitare.L'operazione lascio' nei ragazzi un segno indelebile,porto' un vento positivo,svanirono gli 'orrori' di sintassi,fu seguita da un laboratorio sulla scrittura poetica da cui addirittura nacque un Premio cittadino di poesia, prosa e grafica.
Uno tsunami al contrario.
Mi è capitato talvolta di incontrare Giacomo , quello che fece Scrooge(Scrooge è il vecchio avaro dickensiano che muta intendimenti,dopo alcune 'visite' ricevute) e lui è ancora Scrooge.
Allora dicevo, l'operazione di traslazione di generi.
Ma ancora piu' intrigante è l'operazione di COSTRUZIONE di una partitura dialogica, a partire dall'OSSERVAZIONE della vita . Dove stanno, nella vita, il limite ed il discrimine tra realtà prosastica e teatro?
Il limite non c'è,quando i ragazzi se ne accorgono, si accendono di piccoli bagliori di consapevolezza,anche in un'onda anomala pre campanella-finale.
Individuazione di situazione, schema-bozzetto, descrizione dei 'tipi',caratteri, movimenti, dialoghi, le parti, i protagonisti e 'le spalle',eccetera
Dalla magia della scrittura nasce la consapevolezza di se',vecchia frase che lanciata nel marasma adolescenziale suona come un grido di guerra, una sfida, una bella sfida.
Se solo ci fosse un insegnante 'giovane' che mi venisse a chiedere cosa vuol dire.