lunedì 19 aprile 2010

SLOWLY




Cioe' lentamente,alla lettera.
Nel vortice impietoso della globalizzazione,mentre l'etere è straoccupato di impulsi e di messaggi che messaggiano se stessi, i cieli intasati di voli che spostano corpi di qua e di la',la Natura-si',quella con la 'N' maiuscola-si ribella.
Basta un signor vulcano sconosciuto in una qualunquissima isola del Nord per bloccare i terminal di tutto un continente.
Voli cancellati, insicurezza,si torna al vecchio.
Anche i capi di Stato costretti in coda,bloccati .
Prove di black -out,il Medioevo è dentro ,con i suoi tentacoli, anche ai paesaggi piu' avveniristici.
Si andava di qua e di la' e invece si è costretti ad orribili bivacchi,alla ricerca di un qualunquissimo calore umano per sfangare la notte abbioccati su una panchina.
Credevamo di aver imbrigliato l'etere, e invece siamo caduti nel colabrodo,come pesci lessati.
E questo è solo l'inizio,sono convinta che ne vedremo delle belle.
Conviene mettere l'animo tranquillo,ricucire antichi sistemi solidi ,alla ricerca di piccoli ghetti confortanti,almeno finche' il meteo non da il via al traffico.

Slowly è bello, e magari c'è da guadagnarci in saggezza, a fare una pausa.