martedì 9 giugno 2009

VERDEFRANCIA


In questo momento post-elettorale mi sentirei piu' a mio agio seduta in un posto qualunque della Francia, a sbocconcellare una baguette non troppo igienica, tentando di oltrepassare il francese che non so,da appartenente alla generazione degli anglofoni-made- in Patto -atlantico-post-bellico.
France, douce France.
Attorno a casa mia,qua nel remoto borgo natio, si dice che almeno il Cavaliere non ha ottenuto l'agognato consenso plebiscitario e questo per ora è gia' tanto, poi si vedra'.
Bene le facce nuove,ma da verificare.
Concordo.
Eppure ,non mi sfugge che oltrecortina si è imposto quello schieramento 'verde' che noi qua non sapremmo neppure disegnare .
Sul destino del pianeta, sull'aria e sulla terra,sul ben-essere dei suoi abitanti si gioca il futuro, di questo ne sono certa.
Mi pare che anche Obama se ne sia accorto.
Magari Daniel-Con-Bendit ' sara' un 'pataca' di ultrassesantenne che fa l'evergreen, per dirla alla riminese,non ne so nulla, ma tutto quel verde mi fa piacere, e mi congratulo con lui,sinceramente.