mercoledì 22 aprile 2009

DAGHERROTIPI URBANI /3,GIUSEPPE MAIOLI ,geometra e umanista


Giuseppe Maioli (1899-1972),geometra e umanista riminese, aveva sposato una cugina di mio padre, Anna.
Anna Maioli, una donnina attiva e coraggiosa, che aveva messo in fila otto figli, quasi tutti poi cresciuti all'ombra del campanile, come si diceva con scanzonata simpatia a casa mia.
In questo momento in cui a Rimini si discorre alla grande di progetti urbani e si chiamano in campo le migliori 'archistar' del sistema, ricordo questo genio del Novecento, discreto e schivo, che non ho personalmente conosciuto.
Portai per quattro volte le classi un po' scalcagnate di un istituto per geometri riminese a vedere una mostra che la Biblioteca Gambalunghiana gli aveva dedicato tre anni fa.
Una mostra raffinata e prestigiosa, che evidenziava un profilo professionale alto, sospeso tra modernità e rimandi classici.
Dalla 'lettura' dei suoi progetti si evinceva un'immagine di città ariosa, lineare, sospesa tra la marina e l'entroterra.
Rimandi architettonici alle costruzioni di alta qualità storica ripresi in forma creativa, con prospettive di rivisitazioni moderne ma sempre equilibrate e rispettose degli spazi e del territorio.
Una Rimini ampia, luminosa, con una geometria aperta e intuitiva.
Di lui, anche fotografo, era comparsa per alcune settimane nella città l'immagine in bicicletta, con una fascio di fogli sottobraccio.
Forse avrebbe dovuto crescere una 'scuola',da quelle sue intuizioni di equilibri tra spazi aperti/chiusi, di luci e ombre, di abitato/ deserto urbano.
Giuseppe Maioli, geometra e umanista riminese del secolo ventesimo.