giovedì 19 marzo 2009

PRE/SERVIAMOCI


La prima cosa è il rispetto dei vecchi.
Nella mia 'religione' è il comandamento numero uno.
La seconda cosa è l'inadeguatezza e l'impotenza dell'uomo bianco davanti al mondo-Africa.
So per certo che addirittura i viaggiatori incalliti -quelli che addestrati tutto l'anno dai tour-operators se ne vanno nel continente nero e toccano realta' inimmaginabili-tornano malinconici ,portando con se' tutto la grandezza e l'assoluta alterità ,la piccolezza del nostro cuore di bianchi bruttini e decadenti da viaggi che volevano di piacere.
Quanti debiti abbiamo nei confronti del continente -madre,non ne teniamo piu' il conto.
Il conto è cosi' lungo, che a me risultano sempre ridicoli addirittura anche tutti quelli che considero 'politically-corrected', ci vedo sempre colonialismi,egocentrismi,violenze.
Mi viene sempre di dire:'Ma.... e se li lasciassimo in pace?'

Allora,vorrei avere rispetto,anche se è difficile con questa ultima 'boutade', di questo vecchio papa che nella sua apollinea follia va in Africa a dire che il profilattico non serve,come se fosse seduto ad un te' di pochi nobiluomini , in un salotto di Parigi :solo perche' è un vecchio.
Come quei vecchi giustizialisti che alla sera, al parco, con i loro cagnolini, ormai unica compagnia, uccidono e fanno fuori mezzo mondo, giusto per farsi venire appetito.
Magari sarebbe piu' facile rispettarlo davvero, se fosse spoglio di ori e di potere, palese ed occulto.
Del resto nel campo semantico 'religione' di 'originali' ne abbiamo.
Penso al pastore Milingo,all'esorcista Milingo, e alla sua biografia rocambolesca.
O ai telepredicatori americani,potenza dei network.
Lasciamo stare i lefevriani, che dicono che le camere a gas erano luoghi di disinfezione, poi si ricredono, quelli non sono neppure tanto vecchi, sono nel pieno del vigore.


Cosa ci sara' di cosi' terribile in un piccolo oggetto di lattice, venduto in farmacia,si fatica a capirlo.
'Sesso e alti polimeri',proclamava un vecchio amico d'università, ridanciano, vitale,studente di chimica,che giocava al libertino e invece era fedelissimo alla sua ragazza, figurarsi.
La vita gli ha giocato dei gran brutti tiri, adesso è castissimo e infelice come allora.
Anzi, non si capisce come la contraccezione anche nel ricco occidente sia piuttosto demandata a contracettivi orali, chimici, a tutto svantaggio delle giovani donne, piuttosto che a questa elementare, antica ,semplice ,piccola quantita di polimeri, appunto.
Le ragazze dovrebbero riflettere, su questo,ma qui siamo in un altro capitolo,capitolo delicato, perchè chiama in causa la sicurezza dei maschi.

La cosa ha dell'inverosimile.
Non so se c'è in Vaticano qualcuno che abbia un 'idea dell'AIDS.
So che alcune strutture della Comunità Giovanni XXIII, di Rimini, non accettavano operatori se non motivati e selezionati, per l'altissimo impatto emotivo ,inevitabile nel contatto con eserciti marcescenti, schiere di bambini morenti e tutto quello che non si immagina.
Ma forse il problema storico reale è un altro:semplicemente, una Chiesa, quella romana apostolica, ha esaurito il suo aggancio-nel bene e nel male-con la storia in quanto tale.
Rimarra' un reperto, anche curioso, anche affascinante, per alcuni versi.
Siamo nel terzo millennio.
La vita, che sulla terra è nata a partire dall'Africa, continuera' in qualche modo, a partire da interrogativi che da li' saranno posti.
Il resto è folclore,reperto da museo,roba che forse qualcuno studierà,in futuro.