lunedì 30 giugno 2008

I RICORDI



Comincio ad essere convinta che la mia generazione-annata cinquantadue e limitrofe -ben poco potranno incidere sulla fiumana che avanza.
L'unico imperativo categorico serio è 'salvarsi la pelle' con onesta', per il resto si possono solo incrociare le braccia.
Chi ha da spendere la sua fede nella Provvidenza è meglio che lo faccia.
Siamo qua, anche nei blog , mi pare abbastanza bravi tutti quanti, ognuo a modo suo, a commentare il presente. Va bene cosi', è quasi un'attività fisiologica,oltreche' doverosa.Talvolta anche divertente,e non guasta.
Ma poi?
Credo si possa molto poco.
Si', ci diciamo parole, sulle quali in fondo siamo tutti d'accordo, ma la fiumana della realtà avanza.
In quale direzione avanza?
Continua ad essere attuale, per me,che non frequento il genere, quel vecchio film ,'Blade runner'.
Cosi' io immagino per esempio la mia città, Rimini, e questa fascia di terra bassa e umida che chiamiamo Pianura padana fra qualche decennio.
Una massa indistinta e caotica, con slanci architettonici modernissimi confusi con macerie diroccate e trascurate.
Abitata da individui che girovagano , battuta da eterne piogge e caligini.
Masse di individui incontenibili e incontentabili,disposti a perdersi e a fare ridicole scaramucce per passare il tempo.
Forse il Mediterraneo sara' in parte costruito,forse enormi parchi acquatici lo simuleranno,a ricordo dell'antico.
Davanti alla sensazione della fiumana che avanza, si affaccia prepotente la compattezza densa e forte dei ricordi.
I ricordi hanno sostanza,materia, anche se a volte sembra che neppure il tempo ne abbia.
Quel sapore, quell'odore, quel particolare passaggio da un attimo all'altro.
Quel battito di ciglia, quello che è fuggito.
Si', forse non ci resta che proteggerci, ancorandoci a quello che nessuno puo' rubarci,la ricchezza dei nostri ricordi.