martedì 28 giugno 2011

DEL CIBO MATURO


Li hanno fatti parlare del cibo e hanno risposto in una incredibile percentuale -pare-del 47%.
Loro,i maturandi,assai piu' maturi del previsto,in grado di abbozzare con signorilità a tracce di maturità in cui troneggiavano cassette di pomodori,olio d'oliva,pasta e ravanelli,gioielli della Dieta mediterranea,ora patrimonio immateriale dell'umanita',inserita di diritto nel contenitore UNESCO.
Hanno abbozzato,detto la loro,sono stati al gioco.
Ora,vorrei sapere quanti 'ragionieri','geometri', o semplicemente futuri diplomati generici avevano immaginato di doversi tuffare in un piatto di pasta al pomodoro proprio in quella mattina cosi' fatale detta 'della PRIMA PROVA'.
Il cibo in verita' è tale e tanto argomento ,che opportunamente previsto, avrebbe potuto essere oggetto di trattazioni ricchissime,divertenti,propositive.
Solo ad immaginarlo,tra le tempeste delle 'verifiche' di fine anno.
Ma poi...'siamo quel che mangiamo'?
Sono convinta di si'.
Loro, i maturandi,mangiano:
la pappa della mamma
il paninazzo di meta' mattina
gli 'snack' dell'aperitivo.
Gli autori e il cibo?
Troppo facile.
E chi il cibo non ce l'ha?
'Se manca il pane,date loro brioches'diceva una nota gentildonna.

sabato 25 giugno 2011

COME NASCE UN PERSONAGGIO/3


Sono un'irriducibile sincera e in questa affermazione c'è della sufficiente non-sincerita'.
Al di la' dei pasticci linguistici,mi intriga l'osservazione smaliziata di chi dice balle.
Non il venditore di balle organizzato,ne' il fanfarone opportunista,ne' chi lancia petardi a vuoto,ne' la comare che se la canta.Questo è folclore e per ora se ne occupino gli etnologi.
Mi intriga chi ,persona 'perbene',facendo al meglio il suo, non 'vede',non azzecca,descrive i bordi.
E si potrebbe dire:'Pazienza',il mondo è bello perche' vario,viva la tolleranza.'
Ma no,in genere i soggetti di cui sopra spacciano per assoluto quel po' che intravvedono,lo impongono,hanno la pretesa di dirimere la libertà altrui.
E qui,allora,quale arma piu' sofisticata di un buon paniere di parole,che descrivendo accentui,che incidendo con lettere adatte, identifichi?

venerdì 24 giugno 2011

COME NASCE UN PERSONAGGIO /2

Nel 'mix' micidiale di tragedia e comicita' è difficile prediligere un registro che sovrasti.
Il grande dittatore in fondo è un povero malato con alcune contingenze fortuite che remano a suo favore,nello spazio limitato di una sequenza temporale.
Il disgraziato vero puo' essere icona di eternita' e restare,fermo al di sopra dei turbinii dei tempi.
Forse la definizione migliore è data dal discrimine statico/dinamico.
C'è un personaggio 'fermo' e sostanziale e c'è un personaggio che fluttua,sfilacciato nell'indefinito e nell'analogico.
Chi è piu' simpatico dei due?
Forse alla societa' 'liquida' meglio si addice il secondo,fantasma evanescente che,sbattuto di qua e di la',abbraccia il mondo,non rimane,evapora.
Il piccolo 'travet' di provincia, o la ex-ragazza che rimane ad ingrigire tra gli ingranaggi meccanici
dei giorni sono contenitori di grandi personaggi, se le parole riescono a dare il senso di grandi individualita'.
Di contro,l'obbediente sergentaccio che dice sempre 'gnorsi' credendosi grande è un puntino perduto nella massa degli identici,quindi noioso.

giovedì 23 giugno 2011

COME NASCE UN PERSONAGGIO


Che incredibili carrellate di personaggi in ogni giornata.
Tra la fantasia e la realta',la seconda vince di gran lunga, c'è a separare le due solo il linguaggio.
La definizione esatta,o almeno il piu'precisa possibile di alcune persone, fa diventare le stesse personaggio seduta stante.
Viviamo circondati da personaggi e noi stessi non ci facciamo mancare nulla.
Talvolta,pero', qualche boccone appetitoso si presenta ai bordi della cronaca e pare dire:'per favore, trasformami subito in personaggio,che' sono qui apposta'.

Prendiamo quel tal signore di Rimini che,per nonsoqual bega con la sua signora-sono titubante e imbarazzata,mi pare di violare una 'privacy' in realtà super violata dai titoli di prima di due giorni fa-ha ben pensato di intimorirla con messaggi firmati'Brigate rosse'.
Lei e la fabbrichetta locale di cui la detta è padrona e garante.
Morale:condannato a un anno e qualche mese giusto l'altro ieri.
Mi incuriosisce il personaggio,lo confesso,non la persona.
Chè se voglio incontrare un'pataca' scendo giu' al primo bar del mare.

mercoledì 15 giugno 2011

AVVISO AI MATURANDI 2011


Mi ci metto anch'io,tanto ci si mettono tutti a dar danno,inutile stare fuori dal coro.

Consigli ai maturandi 2011.

Primo,
riguardare quel mito italico che è la manzoniana Donna Prassede,la quale,scambiando il cielo per il suo cervello,non ne combina una buona.
Cioe':non mollare la fiducia nell'intelligenza,piuttosto che nella ottusa,pedissequa 'buona volonta'.
L'intelligenza-di qualunque tipo o consistenza-vince.
Tranquilli.
Secondo,
legare le sinapsi neuronali alle nozioni,al proprio se',alla propria vita in generale.
Non si da che una scuola gerontocratica e ammuffita blocchi un esercito di giovani .
Terzo,
crederci.
In cosa?
Nel proprio futuro,nel mondo che ampio vi si apre davanti,nelle vostre forze.
Con onesta serieta'

In bocca al lupo
( e crepi il lupo)

domenica 12 giugno 2011

L'ARTE DEL ROMANZO

Affascinante ed ispirato,questo saggio'multiplo' di Milan Kundera-sette piccoli saggi- accompagna in una passeggiata nel mondo della creazione romanzesca,attraversando con tocchi sapienti l'opera di mostri del calibro di Kafka,Tolstoj,Musil,Cervantes.
In quale relazione sta la creazione romanzesca con la realta,' nella sua sostanza filosofica di 'evento' reale,positivo,tangibile,cioe' storico?
Il romanzo è 'conoscenza' vera,su un piano di disvelamento .
L'invenzione non vanifica la realtà ma la potenzia.
Kafka crea poesia attorno al mondo chiuso e colpevolizzante della burocrazia assolutistica senza togliere di sostanza al dato sociologico.
La creazione romanzesca crea un'altalena tra l'oggetto e la sua proiezione.
Piccolo libro prezioso,troppo breve.

venerdì 10 giugno 2011

MAREDILIBRI 2011

Auguri a MAREDILIBRI,edizione 2011
promossa dalle bravissime libraie de
'Il viale dei ciliegi 17',libreria dei ragazzi di Rimini.
Il 17-18-19 Giugno:
www.maredilibri.it
info@maredilibri.it

giovedì 9 giugno 2011

CHI LI HA VISTI?


Chi li ha visti a parcheggiare quando potrebbero essere fautori di nuovi orizzonti,gia' pronti a costruire laboratori e ipotesi di futuro.
Invece se ne stanno inchiodati ai banchi a ripetere nozioni stantie,non producono cultura,bivaccano,frastornati.
Cervelli che fremono,si insaccano in tiritere vecchie come Noe',mi perdoni Noe'.
A diciassette anni si è gia' pronti per buttarsi in ipotesi,creare,sbagliare,cancellare e riscrivere.
Con la paura non si va da nessuna parte.
Energie rinnovabili urgono nei luoghi della formazione.
Abroghiamo i dinosauri,prego,che' ci infradiciano il futuro.

lunedì 6 giugno 2011

ANCORA DEL' PATACA'


Quanto s'è detto,si puo' aggiungere poco.
Solo un quesito:durera',sopravvivera' alle mutazioni del terzo mllennio?
Lui,il 'pataca' romagnolo, forse puo' farcela.
Ha davanti l''azdora',quel tipo di donna-mamma-moglie-vicina-condomina che di femminile ormai ha ben poco.
Coriacea,quanto lui è di gomma;maneggiona,quanto lui è bighellone.
Si danno voce,rimbalzano come tipi complementari.
Lui,figlio di mamma'.
Lei che se lo coltiva.
Per il'pataca' è tutto relativo,basta arrivare alla tagliatella.
Governi,stagioni,inondazioni,guerre e carestie,estati assolate o inverni.
Cementificazioni e mari di plastica.
Lui tornisce il muscolo,arrota la 's',prepara la mascella.

venerdì 3 giugno 2011

GIA' DETTO


'....quando i gas velenosi non basteranno piu'un uomo fatto come tutti gli altri,nel segreto di una stanza di questo mondo,inventera' un esplosivo incomparabile,in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli.
Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri,ma degli altri un po'piu' malato,rubera' tale esplosivo e si arrampichera' al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potra' essere al massimo.
..........'
(da 'La coscienza di Zeno',di Italo Svevo,pubblicato nel 1923)

giovedì 2 giugno 2011

DOVE VANNO LE BALENE


Dove vanno le balene a piangere e morire
sui casi della terra e del mare e del vento e degli alberi dei bambini
assediati
e degli amori
che non sono piu' quelli.
I vecchi-noi- lo dicono agli angoli di strada
nel rumore assordante delle informazioni che si accavallano nella testa dei piccoli.
Piu' rumorose le nozioni accatastate dei tubi di scappamento che rombano,
piu' rumorose le parole dentro i meccanismi che si riproducono
come video-giochi
assordanti.
Non sappiamo andare d'accordo con la natura,dobbiamo passare per i talk-show per acquistare qualche vocabolo
e le balene si lasciano morire
per dircelo.