sabato 28 novembre 2009

I RAGAZZI HANNO PAURA


I ragazzi sono impauriti e smarriti, si agitano sconnessi perche' non hanno altro linguaggio.
I titoli del mondo creano loro sottopelle un orrore malcelato che per istinto di sopravvivenza si traduce in sublimazione mimetica dei video-giochi.
Non hanno le ossa, lo scheletro, la struttura per reggere quello che vedono e sentono e non hanno adulti che facciano loro compagnia in questo loro peregrinare sconcertato.
Vaghi sentori di ideali e virtu' paiono ombre che loro stessi cercano di afferrare senza riuscirvi,sopraffatti dai rumori e dagli imperativi meccanici che li circondano.
Sconnessi nei tentativi di arrivare ad una identita' di genere, ad un progetto se pur minimo di futuro,privi di sogni, addestrati ad un utile becero e asfittico.
Genitori quasi sempre assenti.
La scuola, vecchia ripetizione di riti ormai fuori tempo,inadatta e perdente.
Colpevolizzati da rendimenti scolastici pessimi,( basti pensare che negli istituti tecnici al momento risulta piu' della meta' di insufficienti, e siamo solo all'inizio di questo sciagurato duemilaenove)da una sarabanda di adulti frustrati che si parano davanti a pseduo-sicurezze di copertura,incapaci di vedere i bisogni reali di una generazione che tutto sommato non ha chiesto di venire al mondo per forza.
Pare invece che ne sia continuamente incolpata.
Litanie di quello che 'NON' sono,'NON' fanno', 'NON 'hanno riempiono le riunioni di scuola e le pagine dei rotocalchi.
Ho una visione tragica,ma me ne assumo tutte le responsabilita'.
Altro non vedo.