martedì 10 marzo 2009

ANTICIPAZIONI


Ho in cantiere un nuovo libro, una raccolta di storie (semifantastiche) illustrate sempre dalla pittrice riminese Antonietta Bellini. Una raccolta di testi che vanno dai primi anni novanta al 2007,dieci in tutto,uscira' tra un annetto per i tipi della Societa' editrice Il Ponte Vecchio di Cesena con prefazione della dottoressa Oriana Maroni.
Se tutto va liscio, come spero.
Ricavo da una delle novelle piu' strampalate,la piu' 'futuribile'un piccolo passo sul tema della scuola.

Un gruppetto di adolescenti, bighellonando una domenica pomeriggio di un improbabile 2252, incappa in una vecchia 'memoria',contenente usanze e 'atti' del tempo che fu, piu' o meno il nostro inizio di millennio.

''....incredibile a vedersi, i loro coetanei di solo duecento anni fa,per acquisire le memorie,se ne dovevano stare almeno quattro ore al giorno seduti,tutti in fila, dietro a piccoli tavoli e ogni ora si sentiva un suono e si vedeva un adulto che seduto dietro un tavolo piu' grande parlava e gesticolava e spesso sbraitava. Ma come potevano fare i loro piccoli progenitori ad acquisire le memorie standosene incastrati come tanti sacchetti di sabbia?
Se lo chiedevano e non riuscivano a trovare una risposta e intanto la pioggia stava un po' dirandando.
Il mondo era veramente incredibile, in quel lontanissimo, curiosissimo inizio del millennio...
-E poi guardali, guardali!!!!-si era messo a gridare all'improvviso Miro,-....sembra stiano tutti aspettando qualcosa...qualcosa che deve scoppiare...-
-Si', si',-aveva incalzato Aura-sembra che abbiano un pallone gonfio di gas sulla testa..-
-...oppure un ordigno a orologeria nascosto sotto ai banchi.....-suggeriva Gico.
E infatti cosi' era,l'espressione di quei loro coetanei,lontani antenati,lasciava intendere che qualcosa stesse succedendo,come se tutto quello che si vedeva fosse una messinscena che doveva camuffare l'inquietudine dell'attesa....-