mercoledì 15 ottobre 2008

A CASO,NELLA PRATERIA




Non si avrebbe neppure voglia di scrivere un post come questo .
Eppure ci sono cose che è doveroso ricordare,anche al web,vadano dove vadano,probabilmente disperse nell'etere, lucciole fatue ,piccole particelle di una 'resistenza' inconsistente e irragionevole.
Il tema è: gli adolescenti e la legge.
E vedo questo,al proposito:i ragazzini di quattordici-quindici non ci credono, non ne hanno la percezione,si proteggono dalle balle degli adulti e sono confusi, inermi e soli.
Credono che:
tutti fregano, non ci si puo' fidare al 100% di nessuno;
quelli che dovrebbero essere garanti-polizia, autorità...-possono essere i peggiori,nessuno lo sa per certo
ognuno è solo,nessuno ha chi lo protegga dai soprusi di chicchessia
se proprio uno ci tiene a 'denunciare' una illegalita' palese, o abuso, lo faccia, ma a sue spese, in particolare è vietato farlo se il prevaricatore è connesso ad una qualche 'rete'.
chiunque lo abbia fatto, state pur certi che un guadagno l'ha avuto, non si fa niente per niente.
Di fatto il loro mondo è avulso da tutele,si vedono, vivono e pensano come in una immensa prateria, dove l'unica arte necessaria è l'arte dell'arrangiarsi,ovvero della sopravvivenza, costi quel che costi.

Domani?

Sarebbe meglio cancellare tutto e ricominciare