venerdì 30 settembre 2011

SIAM COME LE LUCCIOLE/2

Vorremmo vivere beoti e contenti,invece c'è quella strana tensione a capire.
Fascia di mezzo,stretta tra chi se la spassa davvero con fiumi di soldoni che corrono e chi sta per diventare cittadino di quella zona grigia abitata da chi non arriva a fine mese,il lento popolo delle varie 'Caritas' ,ci sentiamo un po' stralunati.
Intanto ci sfuggono le coordinate razionali,quelle serie, del gran calderone.
Avremmo i numeri per afferrarne un paio.
Invece la realtà ci distrae.
Per esempio il traffico sempre piu' caotico delle citta'.
Immaginiamo dispendioso.
Oppure la densita' delle 'movida' giovanili.
Immaginiamo detratte dalle tasche di papa'.
Lasciamo stare panorami piu'' glamour',nonche' piu'oscuri.
Altri capitoli.
Ci sfugge la ragione dei nostri sacrifici.
Ma non abbiamo menti da parassiti.
Vorremmo uscire dal bordello salvando la nostra dignità,che' ne abbiamo una sola.

giovedì 29 settembre 2011

SIAM COME LE LUCCIOLE



Alle sei e trenta circa di mattina la radio comincia con il raccontare che nella vicina Grecia non pagheranno gli stipendi di ottobre.
Alla undici circa la sbirciata data ai quotidiani insaccati di fretta all'alba nella borsetta rivela che il bordello di cui si è piccola pedina sta andando a fuoco,minuto piu' minuto meno.
Cosi' che se capita di incontrare un'amica/un amico che sta impegnandosi in qualcosa
di degno,la/lo si guarda come cosa eccentrica,una sorta di esemplare fuggito dal recinto delle ultime specie protette.
Si annaspa sulla propria onesta',e si fa come se niente fosse.
Siam qua,come le lucciole,viviamo nelle tenebre e arriviamo ogni giorno al pranzo e anche alla (parca) cena.
MA CHE SUCCEDE,nella realta'?
Chi puo' raccontarcela con un'approssimazione accettabile per un'intelligenza media?
Siamo disposti ad imparare,promesso.

domenica 25 settembre 2011

PACE/25 SETTEMBRE 2011




LA GUERRA CHE VERRA'
NON E' LA PRIMA.PRIMA
CI SONO STATE ALTRE GUERRE.
ALLA FINE DELL'ULTIMA
C'ERANO VINCITORI E VINTI:
FRA I VINTI LA POVERA GENTE
FACEVA LA FAME.FRA I VINCITORI
FACEVA LA FAME LA POVERA GENTE UGUALMENTE

(Bertolt Brecht,'Vincitori e vinti')

sabato 24 settembre 2011

I RAGAZZI DI VIA BERTI PICHAT



Anche un piccolo manipolo di giovani studiosi bolognesi,dal Dipartimento di Via Berti Pichat,ha partecipato all'avventura che chiamiamo volgarmente 'dei neutrini'.
Per non fare anche noi figuracce,ci limitiamo ad applaudire da ignoranti affascinati da questa splendida avventura.
Per una volta senza pensare ai 'se' e ai 'ma'.
Con estatico stupore,davanti alle meraviglie delle leggi fisiche,che quando legermente il velo del buio si alza,compaiono,scompaiono,allettano,invaghiscono,come in un gioco grande.
Complimenti ai giovani,bravissimi studiosi.
Siamo curiosi ed aperti ad immaginare questa pulce del nostro Tempo passibile di nuove misure,nell'infinito dell'Universo.

giovedì 22 settembre 2011

SALVATEMI DALLE ANTOLOGIE


Ogni anno verso maggio un esercito di insegnanti in regime di 'burnout'(stress lavorativo) fa quell'operazione che si chiama 'adozione dei libri di testo'.
L'anno dopo si trovano in mano il frutto del fattaccio.
Per esempio antologie letterarie assurde,con splendidi 'look', carte patinate,bei colori,nozioni e nozioni ammassate da 'esperti' del settore stipendiati dalle Case editrici,sempre piu' giovani,sempre meno esperti,sempre piu' palle perse.
Le antologie cambiano,rimanendo identiche a quelle precedenti, e l'operazione stagionale è fatale e irrinunciabile.
Le spalle degli alunni si ingobbiscono e i cervelli si restringono.
Si potrebbe ragionare all'infinito.
Due cose:
-sono calviniana(da Italo Calvino,v.'Perche' leggere i classici') in materia di apparati didattici:penso che vadano in gran parte eliminati
-sarei per un'esperienza' del fare' antologia piuttosto che' del subire',che vorrebbe dire:impariamo a costruire libri scolastici,ad utilizzare le biblioteche e tutti i sacrosanti strumenti della modernita'.
Consapevoli che,una volta costruito l'oggetto,avremo sicuramente bisogno di ossequiare i grandi della nostra tradizione , cosi' come un figlio deve riferirsi comunque ad un padre.
Di tanto in tanto.
E tutti i carichi di antologie in circolazione?
Trasformiamole in un fiore.

mercoledì 21 settembre 2011

SNOB


Aiuto,sto diventando una 'snob'.
Nel senso ralistico e documentato che deriva dal verbo 'snobbare'.
Per mille e una ragione,camuffate tutte dall'anima democratica e popolare che mi è stata soffiata dai primi mesi di vita.
Del resto diventare 'snob' è troppo facile,di questi tempi.
Non misurarsi con l'ignoranza.
Vedere eserciti di povericristi che si arrabattano a difendere territori
inconsistenti e privilegi da due lire(le vecchie lire,quelle di metallo fasullo).
Individuare progetti miopi ed inconsistenti.
Ma soprattutto poveri esseri che starnazzano in pollai stretti.
Eccetera.
Non frequentando piu' la religione,devo capire da sola dove sta l'errore.
L'errore forse sta nell'assenza di'pietas',grande valore dell'individuo adulto.
Diventando degli 'snob' si perde di vista l'opportunita' di essere adulti,data da uno sguardo compassionevole .
Ecco,l'aggettivo'compassionevole' ingarbuglia le carte.
Volevo dire 'lucido'.
E' meglio.
Lo sguardo lucido vede che stiamo tutti sulla stessa barca.

Pero',che noia.

domenica 18 settembre 2011

BOLOGNA/TDAYS



'Bologna per me provinciale
Parigi in minore...'(F.Guccini'Bologna')
sa trovare rigurgiti di dignita'.
Li ha nel suo DNA.
Auguro una sequela quotidiana ed ordinaria di TDAYS,dopo la bella festa di oggi.
E magari qualche albero in piu,'dovunque sia possibile.
Magari per dimenticarci di quelli di Piazza Minghetti.

Ho solo qualche obiezione sulle bici elettriche:ma non è meglio pedalare?

sabato 17 settembre 2011

BUONI CONSIGLI


Forse appartengo a quella
'..gente che dà buoni consigli/se non puo' dare cattivo esempio'
(F.De Andre','Bocca di rosa'),
ma quando al mattino accendo la radio e mi entra in casa tutto l'armamentario 'hard' a tutti noi italiani ben noto,un po' mi infastidisco.
'Lasciatemi respirare'-penso-'tutto ha un limite,anche l'indecenza'
La quale, a lungo andare,irrancidisce a tal punto che non lascia aria.
E' troppo facile obiettare:'Si puo' sempre spegnere la radio'.
Spegni di qua,spegni di la',allora, cosa li abbiamo comperati a fare questi elettrodomestici
della comunicazione(V.M.Mc Luhan,'Gli strumenti del comunicare'),se poi dobbiamo lasciarli arrugginire in garage?

venerdì 16 settembre 2011

MANOVRE FINANZIARIE


Di manovre finanziarie deve essere un grande esperto,il signor Giulio Lolli,per aver manovrato cosi' bene da sparire,tra la Darsena di Rimini dietro casa mia e le carceri libiche,dio ci scampi.
Ora,vista la paccottiglia cui si attacano le manovre bis,tris,quater, salvifiche -robetta,quattro soldi sottratti ad un esercito di vecchietti-,suggerisco consulenza immediata con questo grande esperto.
Successo certo.

giovedì 15 settembre 2011

PREVISIONI FACILI/OBIEZIONI LECITE


Troppo facile averci azzeccato,con quella mia vecchia storia strampalata,la penultima della raccolta 'Girasole e altre storie',Societa' Editrice Il Ponte Vecchio, Cesena 2010,'Una Vecchia radio'

pag140

'...............
il personaggio piu' presente nella vita dei cittadini era l'antico psicologo,ora detto 'psicotropo',professionista che era andato qualificandosi in modo completo
.....
Era lui che deteneva il controllo sociale reale
......
Come era possibile diventare psicotropi militanti?
...........
doveva aver superato brillantemente ,cioe' con poco dispendio di passione,la cosiddetta 'zona grigia',cioe' quella fascia opaca in cui ogni persona
.............
E ognuno era sottoposto al controllo dello psicotropo.
Nei negozi di frutta e verdura,nei supermercati virtuali,nei luoghi di culto
........
Ecco fatto,ed il soggetto in questione poteva tranquillamente proseguire i suoi acquisti,o le sue pratiche aereoportuali,o ......
...................................'

No,non ho malamente copiato Orwell,non ho mai letto '1984'.
Pero' me ne aveva parlato il mio insegnante di liceo,anni luce fa.
Ora ,2011,pare addirittura cosa originale.

mercoledì 14 settembre 2011

UNA MAESTRA ELEMENTARE


Se ne è andata una ex-maestra elementare,anni novanta.
Ida.
Con tutta la sua vita addosso, i cinque figli,la storia di ognuno che ognuno raccontera'.
Uno l'aveva perduto solo l'anno scorso,musicista di genio.
Una maestra elementare,cosi' hanno scritto per ricordarla.
E cosi' la voglio ricordare,occhi arguti,intelligenza pronta.
Mi voleva bene,e rimaneva una maestra,nel giudicarmi con condiscendenza.
Lei e quelli come lei hanno condotto piccoli eserciti di bambini alla decenza,ai grandi tesori del leggere e scrivere e fare di conto.
All'idea di intelligenza,lasciando una traccia forte,robusta come un sentiero ben tracciato,facile da individuare senza imposizioni,andando cosi,'come di passaggio.

domenica 11 settembre 2011

ERAVAMO QUATTRO AMICI


Dell'undici settembre duemilaeuno e della sua mitografia tragica ho una percezione esistenziale lucida:fu l'ultima occasione in cui le collettivita' a me vicine si interrogarono seriamente sull'unica cosa seria che tutti ci accomuna:la storia.
Eravamo un piccolo manipolo di amici, a scuola,e mettemmo in piedi una cosa chiamata poi 'Antologia della pace'.
Un lavoraccio di fatica, dedizione e tanti errori che giro' parecchio, con plausi unanimi.
Era un'esperienza senza preconcetti,vissuta in liberta' e discrezione,quasi in punta di piedi.
Ricordo che un anziano vicino di casa quasi si altero', a sentire parlare di pace.
'Pace,pace!' urlo' dalla finestra'ma cosa capite voi di pace!'
Era la voglia di verità.
Quanti interrogativi.
Mi capito' di fare un viaggio fino a Roma in compagnia del giornalista Giulietto Chiesa,che aveva dell'evento una sua lettura,esposta anche ai 'media'.
Ascoltavo.
Il vero undici settembre dell'Occidente è stato poi anche il resto:l'assenza di intelligenze,di sistemi di ricerca della verita',di coraggio nell'interpretazione.
Noi,poveri quattro amici,ogni tanto ci si vede,con affetto,un po' smarriti.

sabato 10 settembre 2011

'AUTONOMIE' SCOLASTICHE

Per caso l'ex-dirigente e l'ex-direttore amministrativo dell'Istituto 'Leonardo da Vinci'(ci perdoni Leonardo) di Enna sono stati smascherati,con l'accusa di peculato e falso commessi da pubblico ufficiale in atto pubblico.
La storiella (noiosissima) è questa:i nostri due hanno organizzato per circa dieci anni,con i fondi della scuola,'uscite' didattiche a sfondo sessuale in Romania.
Magari avevano il cuore intenerito dalle povere escort rumene,mai dire mai.
Magari,poi,durante i viaggi didattici,si recitavano qualcosa sugli assi educativi, o su Foscolo, tra Romanticismo e Neoclassicismo.
Mai dire mai.
E a cuor di Dirigente e c. non si comanda,in regime di autonomia scolastica.
Rimane solo una leggera,lecita inquietudine su quel 'per caso',cosi' come la cronaca locale ha recitato nella descrizione del fatto.

venerdì 9 settembre 2011

CAPRI ESPIATORI/2


Dicono che con una finestra a scorrimento mobile,compiuti i sessanta,si puo' andare alla fine dell'anno del compimento dei detti.
Perche' solo chi lavora in miniera,sotto i tombini la notte ,tra i killer seriali in isolamento e pochissimi altri eletti hanno diritto ad un piccolo avanzamento di carriera.
Dicono che la finestra a scorrimento mobile si blocca poi per arrivare all'equiparazione dei sessantacinque,tendente ai sessantasette su formula europea.
Dicono che è ora che le donne siano uguali agli uomini,in tutto e per tutto.
Dicono.
Dicono che dobbiamo scontare la bella vita,le vacche grasse e tutte quelle idee degli ultimi trent'anni.
E' ora di sacrificarsi,finalmente,di mollare i sogni e pensare alla collettività agonizzante.
Che anche i disabili,i vecchi,i pensionati , i guardiani dei cimiteri,le commesse del week-end e se dio vuole anche chi occupa,verso sera,le panchine del parco ,si decida a dare del suo.
Altrimenti lo spread aumenta, i titoli crollano,il default finale si avvicina,gli investimenti svaniscono,gli yacht saranno dati in pasto ai pesci e allora sara' veramente l'ora dell'apocalisse.
Occorre avere fede.
Dicono.

mercoledì 7 settembre 2011

CAPRI ESPIATORI


La vicenda dei bambini-terribile per i piccolini e le famiglie-contagiati dalla TBC tramite l'infermiera malata al POLICLINICO GEMELLI di Roma ha sollevato un polverone agitato da un meccanismo interno molto chiaro:l'Azienda Ospedaliera in questione non si mette in discussione,al contrario carica su una dipendente le sue magagne.
Aggiornate quasi quotidianamente dalla stampa,dette magagne ridotte all'osso sono:una dipendente malata-poveretta anche lei-non è stata sottoposta a controlli di legge ed ha girato in corsia con addosso la TBC.
L'Italietta e non solo,in particolare gli ambienti di lavoro sono al contrario organizzatissimi nel coprire disfunzioni e deficit di servizio trovando al bisogno il povero cristo su cui scaricare le interne negligenze.
La logica dell'untore non fa una piega,anche a quattro secoli di distanza da quel Seicento foriero di colonne infami.

giovedì 1 settembre 2011

SCUOLA DI SCRITTURA/LA LEZIONE DI QUENEAU


Scoprii Queneau a meta' degli anni settanta,lessi con allegria 'L'Icaro involato' e 'I fiori blu'.
Poi mi capito' di non avere l'opportunita' di approfondirlo in sede di post-laurea perche' il docente che mi seguiva mi dirotto' su 'cose piu' utili a tutti'(cioe' a lui,gli schedai non so quanti fascicoli di una rivista noiosissima su cui lui lavorava,piuttosto che svolazzare sulle mie intuizioni).
Lo riprendo come anziana lettrice libera,e mi diverte sempre.
Vorrei solo aggiungere un'idea a tutto quello che dice Calvino traduttore de 'I fiori blu' nella post-fazione.
Quel Cidrolin ,alter ego del Duca d'Auge, mi porta l'aria di Parigi,la Parigi dei barconi sulla Senna,della sgangheratezza,meravigliosa e guizzante della liberta' del pensiero.
Che fortuna,che fortuna,mi dico,essere arrivata a questo punto ed apprezzare l'imprendibile sberleffo di Queneau.
Soprattutto se mi guardo attorno,nei luoghi di lavoro e di 'civile'(....)convivenza,mi ripeto:
'Che fortuna davvero'.