martedì 23 settembre 2008

MIRACOLO ADRIATICO




Le mie vecchie nozioni di liceo scientifico non sono sufficienti.
Neppure quel po' di imparaticcio pseudo-scientifico che il cittadino comune assorbe nella sua frequentazione quotidiana di zapping, edicole, sale d'aspetto dei dentisti e simili.
Ci vorrebbe un filo diretto con il Centro di Biologia marina di Trieste, ma vattelapesca.
Non c'è che da ricorrere al solito anzianissimo signore che scruta l'orizzonte marino per istinto, per saggezza,per consuetudine,per spiegare questo splendido mistero della natura.
Il mare Adriatico non è ancora morto.
-I pescherecci sono aumentati tantissimo,di numero, negli ultimi dieci anni-dice l'anziano signore
-Ma pescano?
-Si,non vede? Sono carichi.
-Insomma, l'Adriatico vive
-Vive, vive.....
Si, vive, eccome.
Rientrano in porto i pescherecci dei lampedusiani ,carichi di pesce.
Eppure le cronache saccenti del nord recitano la morte dell'Adriatico, stagno chiuso, catino di scarichi padani,acqua putrida.Si sussurra che esista gia' un progetto per la sua cementificazione globale,e farla finita,una volta per tutte.
Lui, pero',non pare morto,ancora,anche se non ci sono nozioni scientifiche per sostenerne la vitalita' a tutti i costi.
Nel millenovecentoottantanove, quando scoppio' il 'caso'mucillagini, e mezzo mondo si interrogo' sul problema dell'eutrofizzazione, forse l'unico che ci azzecco' fu Andreotti,mesfistofelico.
Disse:-Tranquilli tutti, è un fatto naturale, il mare si rigenera da se'
Ma che avesse avuto davvero ragione?
Non c'è limite al dubbio italico, e il bizantineggiare del pensiero è di casa, qua,cosi' come l'approssimazione barricadera.
Ma lui, l'Adriatico, è vivo davvero.
Nonostante ci continuino a provare pressoche' tutti, a farlo fuori.