martedì 5 febbraio 2008

VINCENZO


Ho smarrito il mio amico Vincenzo,dov'è?
Chi lo vedesse, almeno una volta, per le strade di Rimini, per favore, mi telefoni subito.
Vincenzo non esce piu' di casa, ha paura ad andare per strada. Ha paura che lo facciano cadere, che lo massacrino, che lo lascino li'.
Ha una sessantina d'anni, ha una disabilità nella deambulazione e un po' nel linguaggio.
E' stato insegnante .
E' un poeta.
Vive relegato in casa, saranno quattro o cinque anni, forse di piu' che per le strade di Rimini non lo si incontra piu'.
Prima lo si incontrava ad orari fissi, era stato un 'abitue' di alcuni bar,l'ultimo,il bar Ducale, e li' ,quando gli dovevo lasciare qualcosa,un testo, un libro, lo lasciavo al barista, che ammiccava, dicendo:'si', lo so, questo qua e'per il professore'.
Vincenzo è un fan della Juve, lasciategliela stare,ha diverse foto, di lui -un bambinone in cui la disabilità si mascherava dietro una certa floridezza -sempre con la maglia bianconera.
Sono stata alla presentazione dell'ultimo libro che ha scritto a tre mani, con due amici di bar, una domenica pomeriggio, in una saletta ricavata dalla palestra 'Garden'
tra odoracci di plastiche e spalliere malcoperte da teloni blu, un ragazzo ,Francesco, un buon attore leggeva le parole di Vincenzo.
Forse ho anche un po'pianto, a volte una lacrima che scende, in una domenica pomeriggio di un giorno da povericristi, è un piccolo diamante prezioso se te la regala un amico.
Vincenzo andava sempre a camminare sulla battigia,d'Estate, lo aiutava, gli rinforzava l'intera complessione, ma non lo si vede piu' neppure li'
E' costretto a casa ,estate e inverno.
Lui, al tempo dei tempi , si era addirittura offerto alla vita politica cittadina- nelle elezioni del '76. direi,mi pare nelle liste dell'allora ' Manifesto' . Era sempre in Biblioteca,come tanti che hanno animato la vita di questa provincia del mondo. Sapeva la sua, accoglieva in se' le questioni dei suoi amici, sapeva i particolari curiosi,leggeva le questioni e gli intrecci.
La sua città lo ha rigettato.
Lui, pero' continua a telefonarmi, per farmi gli auguri, in diverse occasioni.
E non è detta l'ultima parola.