giovedì 14 febbraio 2008

MA COSA SANNO


Ma cosa sanno, tutti questi tromboni insuperbiti dalla loro stessa immagine, tutti questi che vanno cianciando di amore materno, e di aborti, e di neonati, e di accoglienza e di morale e di peccati. Ma come si permettono di fare tanto rumore su questa cosa delicata e preziosa, questa cosa che accade, quando viene al mondo un bambino.
E quando non puo' accadere, quanto dolore, quanto sgomento.
Qui c'è il cuore stesso della vita.
E quando una madre sa di un figlio mal nato, quanta protezione dovrebbe avere attorno.
Quanto calore, quanta solidarieta'. E quando decidesse-e decide sempre con lo strazio di se'- che il palpito non puo' continuare-ancora di piu' dovrebbe essere protetta.
La vita non si fa su calcoli,entrate e uscite partite IVA e conteggi di dare-avere .
Nessuno sa esattamente perche' ci si ammali.
Non lo sanno i medici, che ci provano a capire, spesso ce la mettono tutta e riescono solo un po'.
Nessuno sa giudicare quel crinale sottile dove la vita puo' o non puo' essere. La legge 194 ,cosi' come le leggi, civilizza e regola,protegge e deve essere sostenuta. Ma al di qua c'è quel palpito misterioso. Non si puo' oltrepassare la soglia per entrare a giudicare, con le armi pesanti dell'ideologia, del potere, dell'arroganza. E' una delicatezza, un'intesa intensa ,carnale e fortissima, costruita sulla forza di un palpito, quello che c'è tra una mdre e il suo neonato
Mia madre ,che aveva il mito del puerperio, diceva che la donna, nei quaranta giorni dopo il parto, è sacra. Con questo vocabolo riassumeva tutta una sapienza popolare, un'accortezza, una lunga serie di aneddoti, di storie, di madri e di bambini, che talvolta vivevano, talaltra no.
Era un'idea di rispetto e di incantevole stupore.
Non avrebbe mai messo alla gogna una donna che non avesse potuto vivere il suo puerperio.
Lei diceva scherzando di questo mondo di sogni, in cui i neonati riposano.
Da dove viene, il riso dei neonati, quando ridono , nel sonno, e quel riso zampilla,si perde chissadove, fugge via?
La vita è un'onda che avanza, eccede, si ferma, riposa, ritorna, porta altrove e rimane. Che ridicoli, tutti quelli che cercano di agganciare le onde,di chiuderle dentro una bottiglia di plastica rotta.
Li' dentro, l'acqua puzza, ristagna e si infradicia.