domenica 6 marzo 2011

IL TEMPO DI PIERROT


Coriandoli di una civilta',vecchia Europa assediata e languente.
Cosa vedremo,cosa c'è alle porte del nostro futuro e cosa esibira' la vecchia Signora per salvare il suo passato,perche' di presente ne ha cosi' poco.
Pulsa il nuovo nelle vene di chi va per strada,guarda e vive.
Simulacri di rottami arrugginiti non coprono l'urgenza dei giorni,ancora poco e sara' piu' chiara la direzione.
Alle porte dell'Europa preme un 'onda di popoli,
dentro il vecchio continente premono onde incontenibili che ribollono come il vino nuovo nei tini.
Onde esterne e interne di inquietudini che cercano soluzioni,giovani che di diritto chiedono le redini del futuro.


Pierrot si apparta a guardare, e una lacrima calda gli scivola sulla guancia reclinata. Assapora dolce la nenia della sera,che prelude ad un giorno nuovo e uguale,con la curiosita' dell'attesa.