domenica 4 novembre 2007

BELLO POSSIBILE


In prima liceo eravamo tutte innamorate di Andrea Giordana ne'Il conte di Montecristo', e le piu' assennate anche del dottor Andrew Manson,alias Alberto Lupo ne 'La cittadella';io ,lo confesso, ho avuto una fiammata breve ma consistente per Amedeo Modigliani-il noto pittore,qui a lato nel ritratto-, bello e maledetto, ma era una virata decisamente individualista,la mia, e non corrispondeva ad una inclinazione popolare.
Forse, degli eroi di oggi, ci sarebbe andato bene Walter Nudo di 'Incantesimo' :rassicurante, con il sorriso buono,un bello possibile.Gli altri eroi seriali televisivi degli ultimi anni sono o medici carichi di problemi sentimentali, un po' depressi , o poliziotti efficientissimi : tutti lavorano in squadra,si innamorano in squadra,perdono o vincono in squadra.Il resto è orrore inguardabile.Niente da fare.
Del resto il 'feuilleton' ha creato la mentalità popolare molto piu' di qualsiasi proclama ideologico,accompagnandosi alla quotidianità,disperdendosi in mille rivoli emotivi, tra le briciole del dopo-pasto e gli sbadigli della sera,consumati dalla grande massa silenziosa e anonima che ogni giorno vive sul pianeta.
Devianza voyeristica, i' reality' hanno sostituito i sostanziosi polpettoni,con effetti deleteri.
Perche' a forza di realta' sbandierata, ingurgitata, dismessa, la bussola emotiva va in fibrillazione per sovraccarico.
E il lungo esercito dei cercatori d'eroi, rischia di confondere lucciole per lanterne.
-Ahime',pensavo fosse amore,invece era un calesse-direbbe Massimo Troisi.