lunedì 16 febbraio 2009

GENERAZIONE FACE-BOOK


L'onda anomala di face-book gonfia l'etere, avanza inesorabile.
C'è una generazione face-book che ci gioca, apparentemente con distacco,ma di fatto è connessa al sistema.
Credo, con il vecchio Mc Luhan, che il media sia il messaggio, quindi credo che il 'sistema-face-book' sia un messaggio reale,un'impronta mentale, un costume.
E questo vale anche per i piu' insospettabili.
Separo, ,nell'onda anomala, la fascia quindici-trenta(anni), e vedo:
-desiderio di 'espansione' leggera, in orizzontale,
-fuga dalle profondita' e dalle altezze
-fuga nel virtuale,utilizzato non come 'mezzo', ma come 'contenuto'
-estasi della 'simultaneità,che azzera le distanze, le geografie,le diversita'
Sono bollicine, che attraversano l'etere,allegre quando basta.
Anche i piu' accessoriati di propositi affettivi e di progetti, sono simpaticamente affiliati alla grande tribu' globale che balla i suoi contatti, puntiformi ed accattivanti
Via dalle noie di impegni a lungo termine, di patti troppo pressanti tra persone,via da domande troppo stressanti sul futuro.
C'è una delusione, c'è una paura,o c'è una prospettiva abnorme ed embrionale di un mondo nuovo in tutto questo?
Cosa c'è, in questo impulso incontrollato verso la fuga nel virtuale?
Cosa sta partorendo la generazione face-book?

Ma alla realtà, ai suoi riti ,alle sue soffici e meravigliose blandizie, alle sue affascinanti contraddizioni, ai suoi progetti 'forti'è destino che solo i vecchi rimangano attaccati?