giovedì 18 novembre 2010

PARLARE CON I RAGAZZI/2


I ragazzi delle medie/superiori escono dalle mura di scuola e vanno per strada a protestare,ma sono terrorizzati dalle sigle partitiche.
Le vedono come male, o almeno come strettoie in cui non vogliono incastrarsi.
A naso,sentono che il loro problema viene prima.
Chiedono di essere educati e condotti verso la vita adulta,non vogliono che alcuno scarichi loro addosso scelte precotte.
Tirano la corda,vanno un po' qua e un po' la',con quel filo di energia che la giovinezza concede loro,oppressi come sono da rumori assordanti e da evanescenze che crollano.
Vorrebbero una famiglia,questo tutti.
Vorrebbero respiro a quelle quattro nozioni impalate in un meccanismo che sanno obsoleto.
Intravedono un futuro, ma non sanno come arrivare alla riva,troppo lontana e confusa,troppo faticoso il percorso.
Non vogliono assomigliare ai grandi.

Vorrebbero-per quelle due o tre luci stellate che hanno nel cuore-poter ricominciare da un punto qualunque,che pero' li convincesse con serenita'.