venerdì 13 agosto 2010

PER I MORTI IN MARE


Un attimo di silenzio, in questo Ferragosto,per i morti in mare di quest'anno.
Quando ero bambina,nella mia famiglia di non praticanti anarcoidi, si diceva che il giorno di Ferragosto bisognava tenersi lontani dal mare perche' la Madonna voleva una vittima.
Era una cantilena popolare per dirsi che dal mare bisognava anche guardarsi,conoscendone le variabili improvvise,le possibili ribellioni.
A meta'Agosto,poi,si aspettava la tempesta che avrebbe portato via L'Estate,avviando lentamente a Settembre.
Il mare andava comunque conosciuto,guardato,sentito,odorato,prima di usarlo.
Ora, quel telone di plastica abusato che è diventato il nostro Adriatico,ogni tanto chiama qualcuno a se'.
Superficialita',inavvedutezza,beotaggine,destino.
I morti in mare sono troppi,e diversi giovani,anche in un mare cosi' 'facile' come l'Adriatico.
Le insidie sono maggiori nei fondali bassi.
La',dove si abbassa la guardia, e si pensa di essere nel canotto di un parco-giochi,puo' venire tremendo da una corrente lontana un rabbuffo,veloce,cattivo,e portare via.