martedì 23 giugno 2009

SOPRAVVISSUTI


Un'Italia pulita deve essere possibile,perche' ci sono in giro cervelli e curiosità e abnegazioni quotidiane e desideri irrinunciabili che non possono essere coperti dallo squallore delle cronache urlanti.
Energie giovani e competenze,persone non piu' giovani, sfibrate ma che non si arrendono.
Cuociono nelle pentole di piccoli assembramenti, di antichi riconoscimenti, anche se a dire il vero quando c'è qualcosa da festeggiare o una notizia da dare rimane la sensazione di vivere in un day-after,ci si ritrova tra quattro sopravvissuti e non si sa mai che faccia fare.
E' venuto meno il villaggio cui riferirsi con fiducia, si sta diventando tutti un po' monadi.
Il solipsismo affettivo è una malattia del tempo.
Eppure so per certo che un 'Italia modesta e pulita esiste,negli angoli riposti delle tradizioni familiari sagge, nei piccoli progetti, nelle intuizioni e nelle intelligenze che friggono.
Diventasse un ruscello, poi un fiume,ne abbiamo abbastanza di ascoltare immondizia che pare l'unica realta'.
Sopravvissuti, vorremmo vedere segnali all'orizzonte,sederci ad ammirare le curiose,bellissime prospettive di nuove cattedrali.