martedì 21 ottobre 2008

L'INDIA DI C. E DI N.


Quando C.-vecchissima conoscenza, di nome e di fatto, nel senso che la conosco dall'eta'-mia-di quattro anni e lei ormai di anni ne avra diversi piu' di ottanta -mi ha detto che sua nipote era in India ho sorriso tra me e me.
Poteva anche essere una di quelle fantasie che stanno tra la malattia e la smemoratezza, tra la voglia di andarsene e il desiderio di curiosare ancora un po'
-Davvero, in India? Per quanto tempo?
-E' la' con...-non ho capito se con un intrallazzo di Chiesa, se per viaggio o per studio.
Studio? Cosa ci puo' fare una giovane architetto in India per mesi e mesi?
Va be' che l'India è il paese del tutto in quanto tale,va be' che ormai il mondo è cosi' piccino che quasi quasi lo mettiamo in un cesto,ma...
-Lei è contenta-incalzava la signora C. appoggiata al suo treppiedi, perduta nella nebbia del suo giardino -son giovani, son contenti....

-Dov'è andata ,in Cina,la nipote della C.?-mi ha chiesto mezz'ora dopo N.,leggermente piu' giovane della prima, problemi di famiglia, e di cuore,ma con il guizzo indomito ad aggiustare tutto.
A N. è sempre piaciuto dare una ritoccatina alle cose,le piace che siano sistemate, vicine, in ordine.
-Veramente credevo in India- le ho risposto
-E' piu' in la' la Cina o l'India?- N. doveva sistemare questa storia.
-Lei come la vede?-
Inutile pretendere il rispetto della geografia, perbacco, non sara' mica un dogma! -mi sono detta
-Per me l'India...è piu' lontana....-e mentre faceva un gesto largo con il braccio, N.sistemava questo mondo vicino, quello lontano, per finire con un guizzo geniale:
-e poi c'è la luna,che è ancora rimasta li'.

Il bello di tutto erano quei piccoli avverbi di luogo: 'la',li'.
Del resto, da una certa ottica,la casa del vicino è 'la',piu' lontana dell'India.
La luna ?
No, la luna,per ora è' inequivocabilmente in totale solitudine,'la'.