mercoledì 2 novembre 2011

CHI TACE NON ACCONSENTE


Un amico di vecchissima data,coetaneo-pare che la classe cinquantadue le abbia beccate tutte le curve storiche fatali,ma dirselo forse è mitomania-mi fa,mentre lega la bicicletta,fronte farmacia:
-...... Francia e Germania nascondono la reale insolvibilita' dei loro titoli,un oceano di titoli fallimentari, e scaricano su di noi, che invece abbiamo titoli piu' consistenti,anche se affoghiamo nel debito,con giochetti di prestigio che.....-
Lo guardavo distratta,con un filo di colite latente.
-Ma.....-
Non azzardavo la parola fatale.
Poi l'ho azzardata.
-Ma tu ci vai?(in pensione,con i sessanta e le quote)
-Ci hanno fregato,non l'hai capito?
-Ci mandano il prossimo anno,no?
-Stiamo a vedere,vediamo il decretone di dicembre
-Gia'
Strombazzava la solita gippona,parcheggiata di traverso,tra la farmacia e il market.


Ho ripreso a scrivere su questo blog,dopo assenza causa macchine guaste e motivazione bassa.
Ma chi tace non è detto che acconsenta.