sabato 13 ottobre 2007

BAMBOCCIONI


Ho dedicato a questi che la cronaca sta definendo 'bamboccioni' il mio ultimo libro,'Pane a colazione', che uscira' per Giraldi Editore di Bologna tra breve.
Pero' non mi piace che si chiamino cosi'.
Preferisco la definizione, che si usa in editoria, di 'giovani adulti', ad indicare una fascia di lettori che non sono piu' adolescenti, ma neppure completamente provati dalla vita.
Quella fascia intermedia, cui va il romanzo cosiddetto 'di formazione', dove il protagonista compie un percorso di crescita.Nel mio 'Pane a colazione' ,in un tessuto corale,tra vari personaggi, campeggiano due 'giovani adulti' che si amano, si lasciano, si riprendono, fino agli esiti finali apparentemete risolutivi, ma in realtà'aperti ad un futuro dai confini incerti.
Il mondo 'globalizzato',la ricerca del padre,la morte delle idee'forti' e insieme il dubbio religioso,l'insoddisfacente riferimento a modelli di relazioni affettive delle generazioni precedenti, e insieme l'inesistenza di modelli futuri.
Poveri 'bamboccioni', ce n'è da stare allegri,anche senza chiamare in campo le agenzie dei lavori interinali , il precariato cencioso cui sono costretti i piu' capaci e meritevoli, il nulla di fatto di un presente in cui chi non è imprenditore di se stesso trova lavoro solo nei 'call center'.
'Pane a colazione':cioe', il conforto di una convivialità tenera, di un nutrimento 'di base'