martedì 16 ottobre 2007

UN BEL DI' VEDREMO


Un bel di' vedremo spuntare un fil di fumo....
Il passo dalla madame Butterfly è segnato sulla tomba di mio babbo Guido,con lettere di ottone.
E quante volte lo aveva canticchiato,in macchina, o apparecchiando la tavola.
Quante arie dall'opera lirica giravano a casa mia, a tutte le ore del giorno, cosi' che quei personaggi parevano reali, molto piu' dei vicini, o dei concittadini, con le loro beghe.
Andrea Chenier, e Violetta, e Tosca , compare Turiddu , la Norma e il gobbo dei 'Pagliacci'.
'Cortigiani, vil razza dannata!' e poi:'Muoia Scarpia'
La mia nonna materna,che pure era a modo suo l'unica devota in famiglia, la notte di un sabato santo serro' tutte le finestre, perche' il suono delle campane pasquali non disturbasse l'assolo della Tosca, che uccideva il suo persecutore.
Uno zio aveva fatto per anni la comparsa,perche' era prestante di fisico, ma irrimediabilmente stonato.
Era un misto di passione, di opportunita' di riscatto ,non scevri di un filologico, serissimo rigore critico, costruito con i soli strumenti del sentimento.
Mia madre mi scarrozzava all' Arena di Verona, da ragazza, e mi dovevo sorbire le lunghe ,puntigliose valutazioni delle sue colleghe sui do di petto, e sulle inspiraziono tenorili.
Poi ho conosciuto ,per lavoro, i piccoli teatri emiliani:Mirandola, Carpi,impossibile pensare quelle cittadine prive del loro teatro.
E l'anno scorso, a Settembre, sono stata a Roncole Verdi, per una segnalazione che avevo avuta al Premio di narrativa Guareschi.
Credevo di trovare le fanfare, alla riminese, e invece ho trovato un capannone, in cui i figli di Giovannino Guareschi gestivano una iniziativa sobria,consistente,con solo un po' di ciambella in un angolo.
Fuori , la casa natale di Giuseppe Verdi, e il suo mezzobusto.
Rimini, la mia città,per varie ragioni, non ha ricostruito il Teatro Galli distrutto nella seconda guerra mondiale e se anche questo comparisse per incanto domani , nella formula piu' giusta che si possa immaginare, sarebbe comunque troppo tardi.