domenica 17 gennaio 2010

QUALE FUTURO




Litanie incomprensibili e azioni incongrue sulla pelle dei giovani.
Non vedo il futuro,che pure deve esserci.
Chi ci spiega, a noi quasi vecchi e agli adolescenti-nessuno di noi sta capendo-dove stiamo andando a finire?
La tragedia di Haiti ha aperto uno squarcio nel pianeta, ha evidenziato una apocalisse,ci ha fatto percepire il nulla di fatto delle vecchie organizzazioni di tutela.
Buco nero del mondo, indicatore di un disfarsi di criteri comuni di cittadinanza.
C'è un senso di globale precarieta' che aleggia nell'etere.
Non venitemi a raccontare che con la pia solidarieta' si rimediera' qualcosa.
E' gia' accaduto quello che doveva accadere ,occorre interpretarlo, vederne indicazioni storiche,
segni profetici ed operativi.

Generazioni precarie intanto si incrociano per le strade del mondo,non possono fare di meglio, si sfiorano e non si toccano,si perdono nell'etere, potrebbero e non possono.
I vecchi orizzonti familiari sono finiti e non se ne vedono di nuovi.
La scuola ,dove va, è per caso.
Il web è uno strumento utilissimo,ma parziale.
Si fa quel che si puo'.
Pero' pensare in liberta' non è male.
Solo, come i musicanti di Brema ,ce la cantiamo e ce la balliamo.