domenica 24 agosto 2008

TUTTI PAZZI PER SPEEDY


Incline naturalmente alle gaffes, ho detto semiseria alla padrona:-Il quartiere è tutto preso da Speedy, accipicchia, è quasi un caso-
E via, fino alla china, come in genere succede sullo scivolo delle gaffes.
Del resto, Speedy se lo merita.
E' un cagnolino che se ne sta tutto il giorno a cercare briciole di affetto da chiunque passi.Ben nutrito,ma sempre solo.Piccolo e nero, un musino dolcissimo, due occhietti vivaci.
Non c'è persona nel quartiere che non si fermi per Speedy.
Le badanti fermano le carrozzelle degli infermi,i muratori albanesi del residence difronte gli raccontano le barzellette, i bambini scavalcano il cancelletto con la scusa che la palla è andata la',gli studenti del sud che fanno rotolare i loro troller tra un trasloco e l'altro si fermano a prender fiato davanti a lui, qualche impiegato con il pranzo sullo stomaco si abbassa e dice qualcosa,il portiere di notte gli dice due frasi di prima mattina,l'operaio in ferie gli da di nascosto un biscotto, anche qualche casalinga,tutti, proprio tutti sono pazzi per Speedy.
A due centimetri di distanza strombazza e furoreggia la vita degli umani.
Gli umani sono un poco smarriti anche nella generosità, quel residuo che ci sarebbe li vede impacciati nella distribuzione.
Ognuno sa la sua,ognuno hai i suoi perche',ma alla fine il gioco che conta è salvarsi la pellaccia,specie in tempi di guerra come questi.
Linguaggi diversi, passaggi paralleli, ormai linguaggi stanchi si accavallano e friggono nell'aria.
Speedy trotterella,instancabile, per cercare di capirci qualcosa, di tutti questi che si fermano e si rivolgono proprio a lui.
Magari, se si incontrassero tutti insieme,nello stesso momento, nell'aria fritta delle giornate un soffio di primavera potrebbe nascere.