lunedì 24 novembre 2008

VIOLENZA SULLE DONNE/2


Nel gioco terreno dell'identità di genere alcuni dati marcatamente femminili vengono sistematicamente violentati.
La fluidità e lo smarrimento sono ai primi posti.
La fluidità.
Nell'alternarsi dei ruoli maschile/femminile, le donne sono quasi sempre costrette ad aderire a sistemi identitari fermi.
La donna 'ferma' da agli uomini senso di sicurezza, il nido, l'alveo,l'amnios materno, la proiezione interiore dell'eterno femminino.L'uomo cerca sempre di fermarsi, in una madre o in una prostituta.
Invece, la natura femminile è in se' mobile, acqua che scorre, fluttuante, aperta .
L'addensarsi delle violenze imposte dai messaggi del mercato e dell'opportunismo del vivere crea strani inquietanti ibridi di donne che hanno chiuso la valvola della vita e si identificano con comportamenti,ruoli,status.
La fluidita',l'essere inerme ed occasione di rischio cedono il passo alla meccanica dei pezzi anatomici, degli show scassati per accendere libido quasi sempre morenti.
L'ingenuita'.
E qui chiamo in campo l'esercito delle giovani madri, che di ingenuita' ne hanno veramente poca.
Ma di cosa si stupiranno, quei figli, quando quelle mamme intabarrate di protezioni e oggetti, e piccole tutele e armi letali come quelle di un serial killer insegneranno loro i primi passi?.
E' da parecchio tempo che non recito piu' la sequela degli aneddoti della 'mammma-con -gippone',prototipo di una lunga serie di individui socialmente artefatti, pericolosi per il futuro di tutti noi,ma forse è ora che ricominci.
L'essere donna subisce attacchi.
Chi lo direbbe mai che un battito di tempo limpido, inerme, vale quanto il rumore mediatico di ostentazioni di mercato?
Quanto rumore per nulla!.
Gli uomini, poveretti loro, anche i govanissimi, sono smarriti, destinati all'impotenza, di questo passo.
Quella metaforica, ovviamente, e forse non solo.