venerdì 13 marzo 2009

IL 'MA' CHE FA LA DIFFERENZA


Non dico della costruttiva , necessaria collocazione di flussi regolari nel movimento migrante che coinvolge il globo.Di sistemi reali di integrazione al di la' di retoriche pietiste.
Ero quasi d'accordo con la strategia delle classi-ponte, se brevi nel tempo e solo funzionali,per esempio.(un campo in cui posso dire qualcosa, in altri non mi avventuro)
Ma questo tema dello straniero mi vede solo STRANIERA.
Non è per far l'originale,ma per me i veri stranieri sono la quasi totalità dei normodotati cittadini grezzi e incolti che vedo quando esco di casa la mattina.
(.................*)
A cominciare da quelli che regolarmente esordiscono con:'io non sono razzista,ma.....'
Se non fosse feroce, la logica leghista sarebbe una delle cose piu' esilaranti della modernità.

Siur parun dalli belli braghi bianchi ,ma da dove siete scappati fuori?
E soprattutto, dove siete diretti?


*censura