sabato 18 ottobre 2008

SENILITA'


Con questa storia che sono una miope insofferente degli occhiali da vista graduati una ne penso e cento ne combino.Aggiungi che non sono neppure tanto fisionomista, mi sbaglio a salutare le persone, anche quelle che mi sono vicine.
La distrazione fa il resto.
Una prova di quello che dico.
Passo davanti ad uno dei tanti cartelli e leggo:'CONCERTO PER DIO'.
'Accipicchia', penso tra me e me.Il concerto, questi qua, a dio glielo fanno proprio in diretta senza mediazioni di sorta , ne' titoli, ne' concordati.'
Il pensiero ci stava tutto, perche' ormai quel signore lassu' se lo sono accaparrati in tanti, ognuno a proprio comodo , proprio come si leggeva dell'America gia' da diversi anni,sul tema del proliferare delle sette.Niente di piu' facile che un gruppo qualunque si metta a far concerti per il suo dio, tra una stagione e l'altra.
C'è addirittura chi, senza remore, è convinto che dio stia totalmente dalla sua parte, e non sto parlando di una setta smarrita di pazzoidi.
Parlo di nutriti gruppi di potere che per esempio qua a Rimini , si dicono Unici depositari del Vero.
Li ho incontrati anche stamattina, in una occasione.
Il loro filo diretto è fatto di intrallazzi,conti in banca, opere,scuole, case,sistemi di tutela e di garanzia degli adepti. Parlano tutti alla stessa maniera,hanno lo stesso colore della pelle, la stessa luce negli occhi.

Poi, pero', ho riletto meglio, quel 'dio' in realta' era 'duo'.

Quando si dice essere in malafede.