sabato 28 maggio 2011

TUTTO IL TEMPO DI UN BAMBINO


'Giovannino era stanco di stare sempre seduto sul sedile posteriore della macchina della mamma.
Il fatto è che lei lo caricava li',già al mattino,per accompagnarlo a scuola, e via,via,nel traffico denso,suoni di clacson,gas di scarico che entravano nei finestrini,rumori di motori e di marmitte,catalittiche o no.
La colazione gli andava ancora su e giu'per lo stomaco,il sonno lo teneva ancora prigioniero a metà,il mondo era ancora morbido e fluttuante e lui doveva starsene li' rigido come un bamboccio di pezza e latta,in quel gran pandemonio che c'era fuori, a fissare qualcosa al di là del finestrino.
..........'
(da 'La lunga notte di Giovannino',nel mio 'Girasole e altre storie',Societa' Editrice Il Ponte Vecchio.
Per intero anche sul sito:www.loscrittoreinesistente.it)

giovedì 26 maggio 2011

BOCCATA D'ARIA,ANZI D'ACQUA


Mi gira tra i fogli sparsi una citazione, trovata tra un mucchietto di depliants lato cassa,in un bar qua vicino,figurarsi, a 'reclame' di un centro sub privato.
Non so se chi l'ha stampata si è reso conto,comunque la devo trascrivere su questo blog.

Siamo con Robert Louis Stevenson,con'Ventimila leghe sotto i mari'

'....il mare non appartiene ai despoti.
Alla superficie questi possono ancora esercitare dei diritti iniqui,battersi,divorarsi,trasportarvi tutit gli orrori terrestri.
Ma trenta piedi sotto il suo livello il loro potere cessa,la loro influenza si spegne,la loro potenza sparisce...
Soltanto qui è l'indipendenza.
Qui non riconosco padroni.
Qui sono libero.'


A chiunque passi di qua,in qualsivoglia condizione,
buon inizio Estate

martedì 24 maggio 2011

NEET


E' l'esercito dei NEET che fara' il futuro.
Un esercito di 'desaparecidos' dai percorsi 'formativi',in Italia 2,1 milioni tra i sedici e i diciassette non censiti,non studiano e non lavorano sfuggiti alle maglie familiari bivaccano in ghenga nei Paesi dei Balocchi dei Centri commerciali oppure piantonano un video qualunque,ore e ore allocchiti a fare niente.
Un esercito di senza nome,nessuno se ne cura,l'istruzione tecnica,ex-fiore all'occhiello di un sistema scolastico di presunta qualita,' li ha scaricati e loro si sono fatti scaricare,semplicemente si annoiavano,oppure non riuscivano a stare fermi nel banco,oppure avevano altro per la testa.
Neppure un disagio forte all'inizio,magari solo un prurito fastidioso presto diventato intolleranza
assoluta.
Un esercito di sconosciuti,mal nati,rami secchi,merce da macero.
Ne ho conosciuti tanti,non so che fine abbiano fatta,me li ricordo per nome,ricordo alcuni particolari
che mi si sovrappongono nella memoria,alcuni sguardi intelligenti,alcune frasi

Un augurio.
Mai dire mai,la vita è ricca di possibilità comunque offerte,al diavolo i vecchi grigi percorsi,la strada,volendo,si trova comunque

lunedì 23 maggio 2011

SE NON C'E' MAMMA'

Black-out su intere generazioni di giovani che escono
da percorsi 'formativi'(?) secondari privi di bussola,stanchi e massacrati da ansie nozionistiche di vecchi frustrati ed insicuri che dalla vita hanno imparato proprio poco.
Black-out sul futuro,perche' questi ragazzi non hanno gli strumenti per orientarsi.
Se mamma' puo',se mamma' sa leggere e fare di conto ,se papa' ha l'azienducola che tira,ci puo' essere qualche barlume di grigia'sistemazione'.
Altrimenti sara' l'onda nera del precariato,della questua,della migrazione forzosa e dispersiva.
Tutto mentre una scuola vecchia ripete se stessa in eterno,taglieggia i talenti,blocca le speranze,mobbizza i respiri fuori dal coro.
Non pone questioni reali,nn aiuta a guardare in faccia se' e il domani.
Sconnessa da un sestante di qualita',parcellizzata.
Situazioni buone,qua e la' presenti,non risollevano l'insieme
Non va.
Cosi' non va.

domenica 22 maggio 2011

MA LA REALTA' E ' PIU' AVANTI


'.......
Tutto quello che era in qualche modo storico era diventato motivo di interesse e curiosita' turistica;unita' territoriali di convivenza avevano negli anni sostituito le vecchie relazioni familiari ed erano organizzate secondo un sistema di discreta efficienza,con alcuni uffici che sbrigavano ogni giorno le incombenze piu' noiose.
........
sparse su territorio,nei luoghi piu' impensati,erano seminate memorie artificiali,micro-chips confusi con il paesaggio
....
ed in questa trasformazione le vecchie scuole,con i loro grandi edifici un poco somiglianti a carceri,erano andate via via scomparendo
........'
(da 'Una vechia radio',nel mio 'Girasole e altre storie',Societa' Editrice Il Ponte vecchio,Cesena 2010)



VENERDI' 27 MAGGIO alle ore 18

presso la LIBRERIA DEL BARBIERE

in VIA ROSSINI,38 a PESARO

domenica 8 maggio 2011

MAMME

Mamme del mondo
tratteniamo il respiro per un attimo davanti al miracolo della vita,retorica per un giorno mai sazia eppure tranquilla anche se monotona.
Come l'onda che sulla riva batte e lucida la sabbia,all'alba,quando i colori ancora un poco cerulei si tingono lentamente della visione del mondo.
E nelle notti di veglia ad accudire il respiro che mai sazio si vorrebbe solo felice.
Tratteniamo il respiro sul silenzio di un destino troppo grande per essere tradotto.
Retorica di un attimo che fugge,scritto sul sublime di un sorriso.
Per un giorno.

venerdì 6 maggio 2011

UN PESCE FUOR D'ACQUA



Ho partecipato in compagnia della mia bicicletta nuova-in memoria di Mario Rigoni Stern,cosi' come lui l'avrebbe decantata sull'Altopiano di Asiago-alla manifestazione indetta dalla CGIL per lo sciopero generale di oggi,6Maggio 2011.
Mi sentivo un po' come Nanni Moretti quella volta che partecipo' al gay-pride,con occhialoni neri e cappello,in imbarazzo evidente.
Cercavo l'0mbra per i leggeri residui di una fastidiosa dermatite -da contatto-scuola,credo, ed era un splendida giornata di sole.
Cercavo uno striscione che mi rappresentasse e oscillavo tra il folclore di un centro sociale,tale ' Paz' , un ministriscione di tre maestre d'asilo e i diritti negati di una fabbrichetta locale.
.Mi sono accodata ai pensionati ma mi parevano troppo arzilli per me.
Il fatto è che non mi ha mai convinto il massimalismo poco raffinato del -mio-sindacato nella scuola,la sua consequenzialità un po' all'ingrosso.
Ma questa volta mi pareva occasione 'off limits',zona d'emergenza,mi pareva necessario esserci.
Ho visto uno zero riflessione critica,zero colleghi,solo un bidello.
Sono sgattaiolata via da Piazza Cavour piena per un quarto di bandiere,molta gente simpatica,devo dirlo,che forse stasera si fara' due buone tagliatelle,alla faccia dei cattivi pensieri.

lunedì 2 maggio 2011

FELLINEIDE









Ne girano due:una bianca e una nera.

Enormi,sontuose,misteriose.

Chissa' chi c'è dentro.

Due 'limousine' che incedono regali nel mio quartiere,e va bene finche' vanno diritte.

Perche' quando cercano di girare son dolori:con quel po' po' di carrozzeria vatti ad infilare nelle strade e straducole cosi' cosi',mezze abbandonate,prive di accudimento,con erbacce e buche grosse come crateri.

Piu' in la' scintilla la Darsena del miracolo-e mica ci sputiamo piu' su,la utilizziamo,anzi,per le passeggiate-,la grande opera da cui i due insettoni meccanici se ne sono usciti.

E vanno,tra biciclette contromano di arabi e serbi che smoccolano in arabo e serbo e bambini che escono dal parco sudati e il pallone gli scappa di mano,mentre le mamme parlano di scuola e di maestre che vanno o non vanno.

Che sia un sogno?

Macche'

E' la Rimini della fellineide che non demorde.

Terra di improbabile frontiera.

Dove chi ha ammazzato un moscerino ha vinto la battaglia di Waterloo e chi scrive sul suo garage'Garagges' rischia di vincere il Premio di Poeta dell' Anno Domini.