mercoledì 30 giugno 2010

SALVIAMOCI DALLA NOTTE ROSA




PICCOLO VADEMECUM TASCABILE per salvare la pelle durante la NOTTE ROSA DELLA RIVIERA ADRIATICA annunciata per il prossimo fine-settimana
a) imparare velocemente alcuni esecizi di training autogeno in pillole,della serie:'il respiro mi respira,amo il blu',e resistere che' tanto passa

b)vagheggiare il cambio,all'indomani ,della cittadinanza(della serie,meglio cittadini del civilissimo Burundi piuttosto che abitanti della Riviera Adriatica)

c)non farsi prendere dall'idea malsana di poter remare 'contro',che' ci si puo' guadagnare solo un po' di colite

d)non pronunciare la frase mitica:..'ma..veramente...amerei il mare',perche' qua il mare non lo ama nessuno

e)programmare un 'tour' di letture 'toste',almeno nei mitici 'incipit',tipo 'La montagna incantata' di Thomas Mann, o'I demoni' di Dostoevskij',quelle per intenderci in cui gli essere umani sono dei lungodegenti senza speranza,cosi' ci si consola con il proprio residuo di salute

f)cercare,nella sanitaria dietro casa,dai tappi per orecchie con la garanzia

g)amare alla follia il proprio piccolo recinto domestico come unico luogo di salvezza

h)accucciarsi,con gli animali domestici terrorizzati dai botti e dire loro:'Tranquilli,questi domani si svegliano e si trovano piu' cenciosi di prima,piu' deserti e affranti, cosi' ce la spassiamo sulle loro ceneri'

martedì 29 giugno 2010

ADDIO A PIETRO TARICONE




Pietro Taricone non ce l'ha fatta.


Addio alla sua giovinezza e alla sua simpatia.


Ci manca gia'.

lunedì 28 giugno 2010

UFO


Temevo di fare una figura barbina,ad azzardarmi a parlare di economia globale,ma dopo che migliaia di maturandi(uguale diciotto anni almeno) dei licei scientifici italiani sono stati indotti a misurarsi con il problema 'scientifico' degli UFO,non ho piu' remore.
-La scienza a casa mia sarebbe un'altra cosa.
Memorie del mio vecchio Liceo mi inducono ad individuare alcune precedenze:
quando ,anni fa,chiedevo in giro se qualcuno di detti Licei aveva mai sentito parlare di Majorana, e dello splendido libro di Sciascia'Lascomparsa di Majorana',appunto,la parte dell'UFO la facevo io, gia' a quel tempo.
Spero che di Galieo Galilei qualcuno abbia sentore,ancora.
O forse lo spazio euclideo ,che consideravamo superato da quello einsteiniano nei primi anni settanta, è ritornato tolemaico?
Se poi proprio si volesse dissertare sulla sessualità degli angeli,ci si potrebbe addentrare nel rapporto tra scienza ed etica.
Per non parlare di quello tra scienza e tecnica,che aprirebbe la voragine del problema nucleare.-
Lasciamo perdere-.

Dicevo dell'economia.
Mi è capitato di ascoltare ,per radio,una parola-chiave del Vertice del G20 in Canada: COMPETITIVITA',come presunta panacea degli equilibri economici planetari
Ora,mi chiedo:chi compete con chi?
Perche' questa parola-chiave mi ha fatto un po' l'effetto della nostrana:'Riforme'.
Cioe' acqua fritta.


Povera Terra,la nostra madre Terra,ma in che mani è?
Cantiamole per favore l'adagio popolare partenopeo :'Io speriamo che me la cavo'

domenica 27 giugno 2010

NON SIAMO IN VENDITA


LE BALENE NON SONO IN VENDITA.
Veramente,neppure noi

venerdì 25 giugno 2010

LA MATTANZA


Dodici ragazzi travolti sui binari mentre andavano alla festa in spiaggia.
Playa de Castelldefels,20 chilometri da Barcellona.
Fiumi della movida.
I binari non si devono attraversare,è ovvio,ma si va.
Alcol a fiumi,musica assordante,fuochi d'artificio,pasticche,canne.
Fiumi della movida adolescente.
Non è la sbronza di chi si diverte.
E' la nuova mattanza.
Mi è familiare,mi pare quasi normale,perche' di racconti adolescenti ne sento,anche qua.

domenica 20 giugno 2010

JOHN BOYNE A 'MAREDILIBRI'


John Boyne era ieri a Rimini per Maredibri
,al Teatro degli Atti alle ore 18.
Con la naturalezza dell'irlandese che l'ha azzeccata(la strada della letteratura),ha risposto alle domande di un pubblico attento,quasi completamente composto da ragazzi,guidate dal giornalista Carlo Annese.
Adulti una quindicina ,forse,riminesi zero.
Soddisfazione era vedere alcuni ex-alunni che lavoravano come operatori.
Quello che ci ho ricavato di utile è stata una bellissima riflessione
sulla consistenza storica di una 'fabula' che affronti un tema come l'Olocausto.
Cosa è concesso allo scrittore.
Ed inoltre,un'onesta ricognizione storica sulla posizione dell'Irlanda nei confronti degli Alleati,e del nazismo.
Cosucce.
Anche anticipazioni ed aneddoti.
Maredilibri quest'anno è bagnato di pioggia ma trascina con se' un piccolo manipolo di ragazzi splendidi.
Quasi da non crederci.

sabato 19 giugno 2010

PER JOSE' SARAMAGO




Ho due perecezioni sfuocate,ma credo non irriverenti.
Di Lisbona e del ' Memoriale del convento',letto anni fa.
Due oggetti impastati di inquietudine e grottesca, inafferrabile nostalgia.
Lisbona guanto di velluto che l'Europa tende all' Oceano e all'Africa,Lisbona distrutta dall'orrendo terremoto,seguito da uno tsunami, nel 1755 e poi ricostruita,nella parte bassa,sullo schema dell'eleganza parigina, Lisbona e l'Alfama
Tutto quello che si puo' leggere su qualunque guida turistica dozzinale è sicuramente piu' ricco di quello che io direi .
Ma una cosa è difficile da descrivere e rimane nel ricordo:il brivido cupo del vuoto,qualcosa di mortifero,di inafferrabile che serpeggia nell'aria.
O almeno cosi' io ricordo.
'Memoriale del convento'. Ancora quella arzigogolata,eccessiva ,visionaria sensazione di inquietudine.
Una 'pastiche'storica, artificiosa e ridondante .
Attorno all'immagine della costruzione della portentosa basilica di Mafra-che il re Giovanni V ha dedicato alla moglie,finalmente partoriente-si agita un romazo corale,in cui compaiono personaggi picareschi,quintessenza di una turba di emarginati,mistici come Balthasar Matheus il Settesoli e l'amante Blimunda o padre Bartolomeu Laurenco de Gusmau,costruttore di un ordigno volante,proiezione speculare e razionalistica della costruenda cattedrale.
Nel settecentesco Portogallo dell'Inquisizione,l'aggancio narrativo storico si fa proiezione sul presente,travalicando le coordinate spaziotemporali.
Irrequieto,il mostro volante si leva,mentre Blimunda,che ha cercato il suo amato fino allo stremo di se',sente l'odore di bruciato del corpo di lui,.
'Si distacco' la volonta' di Balthasar Sette-Soli, ma non sali' alle stelle,se alla terra apparteneva e a Blimunda'
Mentre se ne va uno degli ultimi grandi ottantenni,mi chiedo:quando l'ultimo se ne sara' andato, con chi parleremo davvero?
Jose' Saramago
'Memoriale del convento'
Univ.Economica Feltrinelli

martedì 15 giugno 2010

COSA CI FACCIO SEDUTO QUI PER TERRA




L'avevo acquistato alla Fiera del Libro di Torino nel 2008,ci ero andata a vedere il piccolissimo stand di 'Giraldi Editore' di Bologna, con cui avevo pubblicato il mio 'Pane a colazione'.
L'avevo dimenticato, mi è caduto a terra da un anfratto di una libreria mentre riordinavo il solito caos cartaceo di inizio Giugno,l'ho preso in mano e ho iniziato a leggerlo perche' mi pareva 'leggero'.
Mi sono trovata in mano il piccolo gioiello di un giovane scrittore qui sconosciuto ai piu'.
La storia è presto detta:stralunato girovagare/permanere di uno straniato personaggio senza eta',forse giovane, in una ipotesi di Parigi che sta bucandosi come una gruviera.
Proprio cosi'.
Si aprono crepe dappertutto, la citta' è un colabrodo,non c'è scampo.
Il nostro eroe trova un senso e una dolcezza intima nell'accudire un povero piccione maleodorante,nel coltivare un ravanello spuntato da una piccola fessura dell'asfalto,nella solidarieta' con Jeff,barbone certo.
Cosa distingue il nostro dai tanti antieroi novecenteschi, Charlot,o Marcovaldo, o il Guizzardi di Celati?
Mi pare lo stacco nel percorso:lui è arrivato in fondo,gli altri erano a meta' strada.
In fondo alla consapevolezza della fine di una civilta', del tracollo di un'epoca,in fondo alla sua/nostra riserva di energie.

p.18: '.......Solo quando la terra sprofonda capiamo quello che sopporta.Le nostre idiozie e tutto il resto fanno pur sempre un certo peso.
In confronto l'Oceano non sopporta niente,o comunque non un granche',questa è la differenza.
............
...tutto ci è dovuto,o almeno quello che crediamo.
Ci sono cose che non sono negoziabili,un minimo garantito per cui ci piacerebbe non dover tornare di continuo.
Ben poco, in realta',l'amore e l'acqua fresca,il sorriso della panettiera e un po' di pane croccante...
ma tutto cio' ha senso solo se il pavimento è solido..'


Joel Egloff
'Cosa ci faccio seduto qui per terra'
Instar libri


domenica 13 giugno 2010

S.O.S RIMINIAMIANTO




Non è un argomento estivo e divertente,lo eviterei volentieri,ma lo devo all'ultima persona che ho incontrato sottocasa stamattina,con parrucca da trattamento chemioterapico.
L'ultima della sequela di amici e conoscenti che lottano o che se ne sono andati.
Rimini è ancora invasa dall'amianto.
Ancora quello della crescita selvaggia del dopoguerra,quello dei capanni tirati su prima di sera,abusivi,quello delle costruzioni nuove e non controllate.
Quello dei depositi in vecchi locali abbandonati e fatiscenti.
Oltre al traffico denso, oltre ai fumi delle betoniere attive in un processo di cementificazione massivo,oltre alla pioggia di radionuclidi e agli erogatori elettromagnetici a pochi centimetri dalle abitazioni.
Non intristiamoci,no,per carita'.
Da laureata in Lettere e buona lettrice,mi permetto di consigliare una mappatura aerea seria.
Immagino che chi possiede titoli assai piu' idonei del mio saprebbe come muoversi,pero'.
In assenza di fondi per ingaggiare un elicottero-basterebbe uno di quelli che fanno pubblicita',esponendo per ore striscioni esaltanti prodotti-suggerisco di ingaggiare frotte di studentelli con debito formativo.
Sguinzagliati opportunamente,su motorini e loro diavolerie,riuscirebbero a fare una mappatura coerente,divertendosi, anche.
E si farebbe,cosi', di necessita' virtu'.

venerdì 11 giugno 2010

IL PROBLEMA VERO




Lodi,impedimenti,imbrogli,intercettazioni,decreti e contro decreti.
Una valanga che ci scaricano addosso mentre tentiamo di respirare.
Mentre un esercito di giovani langue,non si colloca,non parte.
Ritengo questa la priorita' assoluta,ma evidentemente in un colabrodo di socialita' trivellata da illegalita' ormai endemica ed elefantiaca,bloccata,statica, i titoli sono naturalmente altri.
Mentre le esistenze reali dei ragazzi infradiciano, e questi si fanno apatici, spesso cinici,anafettivi.
Perdono coraggio e vitalita',grinta e speranza.
Si incasinano nel privato,attorcigliandosi attorno all'ombelico delle proprie paure.
I pochi che 'entrano' nei meccanismi sono piccole punte,eccellenze fortunate e pagano prezzi altissimi.
Il tam-tam dei papponi non ci interessa .
Ci interessa vedere una luce,un giro di boa,qualcuno che entri allegro nei luoghi di lavoro e porti progetti,intenzioni nuove,spregiudicatezza creativa,onesta'.
Altrimenti diventiamo ,oltreche' vecchi,anche cattivi.

domenica 6 giugno 2010

CIOCCOLATO CREMA MELONE




Salman Ben Abdul Aziz El Saud si è fermato a Rimini per ventiquattro ore,quasi il tempo occorrente per pronunciare per intero il suo nome.
Sul suo castello galleggiante,quattro piani candidi e tutte le meraviglie interne che uno puo' immaginare,gli ha fatto da pesce-guida un banale ventiquattro metri Ferretti, attraccato in darsena.
Tra gli 'optional'miliardari graditi sul territorio, duecento euro di gelato-gusto melone, crema e cioccolato-ordinato ad una gelateria locale.
Le mille e una notte,empireo al di sopra dei guai di casa nostra.
(V.ultimi casi di indagini,compresa la 'scomparsa' del titolare di una societa' fantasma,roba da grigi ragionieri).
Ma il principe che ci fa qua?
E che idea ha della Storia,dico della storia contemporanea?
Per esempio, cosa pensa del terrorismo internazionale?
Mah.
Roba felliniana o no?

sabato 5 giugno 2010

TRA LE PIEGHE DELLA CRONACA


Centoundici bambini uccisi dagli effetti della manipolazione del piombo, nelle estrazioni illegali-le tante -in NIGERIA,una strage silenziosa .
Il piombo utilizzato per la separazione dell'oro dai materiali cui è unito,nelle tante attività illegali di estrazione,laddove quelle 'legali' sono conesse alle multinazionali titolate.
Morti terribili,epifenomeno di mille altre.
Violazione dell'infanzia,altro conto in sospeso sulla bilancia della Storia.
Di cui nessuno parla, fino a che qualcuno,nel tempo, la fara' notare e allora si sollevera' il solito, ridicolo polverone delle buone intenzioni e delle 'colpe' che vengono alla luce del sole.

venerdì 4 giugno 2010

RINGRAZIO


RINGRAZIO
I giovani che mi hanno aiutato, ancora una volta,chiamati all'occasione,quasi sconosciuti alcuni,che erano li', presenti.
Con le parole e con le musiche, con i sogni e le competenze acquisite in studi universitari probabilmente inutili.
Sono indifesa davanti a loro e vorrei difenderli dai miei stessi sogni.
Insegnare loro che la vita ha due o tre linee inequivocabili che non poggiano sull'emozione di due parole e due note in un pomeriggio di un'estate bizzarra.
La vita è scornarsi con la fatica quotidiana e non mollare.
Tutti disoccupati, e ci tengo sempre a chiarirlo.
Spero non per molto, e spero che nella definizione di se'- che vedo traballante e lontana-qualcosa delle parole dei miei testi serva loro,anche solo come portafortuna.
Fortuna soprattutto negli affetti.
E qui-chiudendo su altre presentazioni che faro' in giro del mio ultimo libro-cito un passo dal racconto 'GIRASOLE' e lo dedico a loro, a loro soltanto
'.....
Alla fine della melodia,qualcosa si agitava contro la chiglia di una barca:era il Nettunino,fuggito dalla vaschetta,mentre nessunopensava a lui,libero,felice di poter scorazzare per le acque anche senza orientamento e senza branco.
Non aveva resistito.Al sentore che la storia di Girasole e Fiordipane potesse essere finita bene,voleva gustarsi almeno un po' di scena ed era sbucato a far capolino.
Ancora piccolo,ma curioso e vivacissimo e veramente partecipe anche lui.
-Bene,adesso ho veramente finito e ho anche molto sonno,e vi saluto,ragazzi miei..
Ci credereste?
Il vecchio bibliotecario ci ha accompagnati lentamente all'uscita della vecchia biblioteca e ci ha indicata la strada per tornare,come fosse stato un uscere qualunque.
A noi è rimasto il desiderio che la storia di Girasole e Fiordipane continui bene,per tanto tempo ancora,anzi diciamo proprio per sempre,e continuiamo anche a raccontarla a chiunque ci capiti a tiro.'