mercoledì 11 novembre 2009

STAMPA LOCALE


Vorrei discorrere un attimo di stampa locale.
L'ho gia' fatto a suo tempo su questo blog, indicando per nome,cognome e indirizzo le testate locali della mia citta', Rimini.
Rimangono quelli i riferimenti.
Si approfondisce la visione che ne ho, andando in una direzione desolante.
Mi chiedo come possano, le varie redazioni, disperdere il patrimonio umano di cui disporrebbero se fossero piu'...piu'...accidenti, difficile trovare l'aggettivo adatto.
Facciamo piu' professionali, cosi' rimaniamo sul neutro.
Vedo un appiattimento generalizzato.
Ognuno se la canta e se la balla,campeggia un localismo che va dall'esaltazione del bagno xx alla lamentela sul cassonetto sudicio.
Con buona pace della dignita' di ogni notizia,ma pensavo che una testata che si propone in una provincia ricca di umori, di contraddizioni e anche di persone degne, potesse fare ben altro.
Una testata locale me la immagino come uno spazio aperto, irrequieto, un luogo di comunicazione attivo.
Ricca di rubriche ,capace di 'screening' dei talenti,giovani e non piu' giovani.
Coraggiosa nell'individuazione,appassionante nel lavoro, propositiva negli schemi sempre rinnovabili,magari incline al troppo, piuttosto che al nulla.
Invece è una lagna mortale,il trionfo della 'medietas' becera.
Se tu mandi un articoletto che parli di temi forti(il cemento selvaggio, la dignita' delle donne reali,il disagio dei giovani,ecc...) lo prendono, purche' stia in un campo semantico di chiacchiericcio vuoto, di pettegolezzo da condominio.
Niente che puzzi di rischio,di movimento,di una qualche incongrua contraddittorieta' da verificare, fanno gli gnorri.
Su Rimini è chiaro il gioco,ma credo sia cosi' ovunque.
Tutti possono dire tutto, purche' passi sotto le forche caudine dei 'pataca' che da sempre fanno la vita vera della citta'.
Fellini adesso è riconosciuto, per forza di cose.
Se fosse rimasto qua, a elemosinare alle varie testate udienza, sarebbe ancora in panchina, giudicato quantomeno 'originale'.
Sono stati i riconoscimenti avuti altrove e quella mucca da mungere che è diventata la sua immagine ad aprirgli udienza.
E quante persone degne di riconoscimenti nazionali,dei grandi, sono usciti dalla scena in dissolvenza,dimenticate.

Peccato, peccato davvero,perche' è dall''humus' prezioso della provincia che potrebbe nascere il meglio.