mercoledì 23 luglio 2008

NONNA AZZURRA


Viva i nonni, sempre.
Alcuni tengono sulle spalle interi sistemi familiari e reggono.
Nonna Azzurra poi, regge anche intere reti di narrazioni,partecipa a sedute-anche scolastiche,'gratis et amore'- in cui è la regina delle fiabe.
Narra, racconta, pesca nell'immenso deposito immaginifico della sua memoria, delle sue letture.
Diciamo che Azzurra è anche la sorella del noto professor Antonio Faeti, ispirato docente di letterature per l'infanzia bolognese,ma per me Azzurra è soprattutto un'antica collega di mia mamma Lidia. Trentacinque anni di lavoro comune come telefoniste,categorie 'operaie', in realtà gran donne, intelligenti,con titoli di studio presi in condizioni eroiche,vivaci,alcune molto raffinate,donne da non scherzarci su.
Ho ancora i suoi bigliettini, quelli che mi mandava nella mia infanzia in occasioni diverse e alcune lettere magnifiche che mi scrisse quando la vita mi colpi' duro,una, in particolare, quando mia madre Lidia se ne ando' a fine maggio, quattordici anni fa.
Azzurra è una bellissima nonna, con i capelli bianchi e il fare ammaliatore ,la furbizia che non guasta e l'esperienza della vita reale che non l'ha mai spaventata..
E racconta, e racconta.
Questa mattina, nella saletta della 'Gambalunghiana', per il progetto 'Nati per leggere', aveva tirato fuori dalla borsetta due o tre storie dei Fratelli Grimm.
Di ' Tre occhietti, un occhietto, due occhietti', cioe' di due sorelle cattive che spacciavano per 'diversa' l'unica normale.
E i bambini-stamattina molto piccoli, in genere fascia possibile 0-16- partecipano, roba da non crederci, ma partecipano.
-Cosa ci mettiamo nel pentolone?-chiede Azzurra,tra una sequenza ed un'altra-
-Sassi, ma anche il pepe-dice un ricciolino, denti da scoiattolo e ricci di stoppa.
Si', nonna Azzurra,regina delle fiabe:non me la sono inventata.