lunedì 21 luglio 2008

EQUILIBRI


Come orientarsi in questo tempo sbandato, tra negatività, pessimismo e speranza?
Difficile mantenere l'equilibrio,specie se a governare il tutto c'è il grande burattinaio dei 'media'.
La realtà che percepiamo è mediatica, è difficile non cadere nel tranello,credere che la 'sistemazione' mediatica degli eventi corrisponda al reale a tutto tondo.
Ci è chiesto troppo.
Ci è chiesto di essere economisti, medici, psicologi, sociologi, analisti e spettatori.
Che fare?
Si arranca, è fondamentale il confronto onesto, spesso nel confronto la percezione dei dati si ridimensiona, trova una collocazione piu' consona.
Altrimenti sembriamo tanti fagioli, che bollono e bollono, ognuno nel suo pentolone,senza colpo ferire,metre la vita attorno corre,in fondo senza avanzare di un passo.Ci prendiamo degli abbagli, nel pensiero illusorio che possa esserci una storia precotta, aggiustata,ripulita dai guai.
E le giornate corrono.
Alla tristezza da tempo di crisi che si percepisce nei luoghi comuni del vivere-uffici, strade-fa da contraltare l'obbligo del divertimento sintetico,con le sue vittime.
Ai clamori fatti di lana caprina sul valore della vita, si oppone l'indifferenza ostentata verso la vita reale, cosi' come descritta da terribili episodi di cronaca.
All'ossessione della privacy e della tutela del territorio corrisponde il nonsense violento delle strade.
Eccetera.Tutto cambia perche' niente cambi.
Eppure,nel tramestio dell'incertezza, del vuoto a rendere delle esistenze giovanili che ingrigiscono in un precariato senza scadenza, si intravedono spunti di speranza.
Particolari, reti di rapporti tra due o tre persone, tentativi di scrivere, di fare, di esporsi,prefigurazioni di libertà possibili.
Questi blog ne sono un piccolissimo esempio.
Difficile l'equilibrio, ma le risorse non sono infinite.
Al male del mondo ci pensano abbondantemente i 'media'.
Per una sera, vorrei pensare a tre o quattro cose che mi rincuorano.
E mentre le cerco mi sembra che una folata d'aria fresca entri nella stanza.