mercoledì 18 novembre 2009

IL DOCENTE INCONTINENTE










Guai grossi , per il docente incontinente.
E diciamo 'incontinente' per raccogliere nel termine non necessariamente la malattia, ma anche solo una buona diuresi.
Che, se aggiunta all'abitudine salutare di bere molto, anche di prima mattina,puo' scatenare un putiferio professionale dell'altro mondo.
Dunque, diciamo che alla necessita' non si sfugge.
Non c'è burocrazia che tenga, filiera di raccomandazioni, ne'preferenze di corridoio.
L'obiettivo, nel caso suindicato, è solo la toilet.
Ma.....
Tempi nuovi, riforme si', riforme no,frattaglie varie, problemi antichi.
Possono essere dolori, perche' in genere la detta 'classe',ovverossia la piccola mandria urlante stipata giocoforza in uno spazio dove gia' il giro dell'aria è un problema, quando subodora,dalla smorfia sul viso del docente, l' impellente necessita', si trasforma in un'accozzaglia di piccole belve in gabbia.
Promesse? Giocare sul 'Mi fido di voi?'
Affacciarso alla porta dell'aula facendo smorfie oscene al bidello sempre girato dall'altra parte?
Farsela addosso?
In genere qualcosa a meta' strada tra tutto cio', recitando a denti stretti:'diomelamandibuona'

Schemi di accesso per l'assunzione dei docenti,signor ministro?
Suggerisco:test di incontinenza.