giovedì 3 luglio 2008

INFORMAZIONI CLANDESTINE



Aiutatemi a ricordare come si chiamava l 'editoria clandestina sovietica ai tempi del furoreggiare del regime a noi noto. Ecco, ci fu una volta-facciamo dieci anni fa-che un ex collega,persona mite e colta, mi passò in biblioteca-e pareva un documento 'clandestino' anche allora, figurarsi ora, qua in Riviera!- una cassetta di Gianni Celati su alcuni paesaggi della bassa ferrarese.
Uno splendore.Poi i ragazzi impararono a descrivere addirittura i sottopassi, e le barriere di plexiglass, utilizzando alcune indicazioni li' presenti. A guardare la realtà,anche quella piu' prosastica, per leggerla come 'presenza' artistica.
A parte l'antipatia di Gianni Celati che poi ebbi modo di misurare, posso dirlo tanto lui questo blog non lo leggera' mai.-Gli avevo chiesto un'informazione,qualcosa e mi liquido' con una balla che non sto a descrivere per delicatezza.-
Dicevo, antipatia di Celati a parte, Celati resta un grande.
Semisconosciuto ai piu', ma forse l'unico grande scrittore del settentrione d'Italia dopo Fenoglio.
Per originalità, per visionarieta', eccetera.
Ma non è questo il problema, qui.
Il problema qui è quel senso di clandestinità con cui ora parlerei di alcuni temi
'padani',mentre fuori di casa mia furoreggia l'estate dei Grandi Eventi.
Per esempio, quel 'tremolar della marina' che crea una visione tutta adriatica delle cose.
Quella dolcezza struggente di un mare basso, sabbioso, che svanisce e non si impone.
Il vero criterio vincente, originale di questa terra.
Linee chiare, pulite, spazi, orizzonti liberi.Basterebbe che qualche urbanista si concentrasse un po', per accorgersene, e per partire da lì ,da questa originalità.
Ne nascerebbe un paesaggio lunare,sì,ma largo,di respiro,tutt'altra cosa rispetto ai progetti violenti che girano in questi giorni. Così , come Celati narrava dell'assoluto mistero che circonda alcune case stile anni cinquanta della bassa ferrarese,ne' belle ne' brutte.Stanno, con quell'aria che tremola loro attorno.
Provate a descriverle,nel momento panico, quando tutto attorno tace.
Cosi', sono convinta che il 'genius loci' di questa terra abbia ceduto il passo all'altro spiritello, quello eternamente 'fatto', per intenderci.Clownesco e mitomane.
Insomma, ci ho girato attorno perchè non volevo arrivare a dire questa frase:
'Ma cosa si sniffano, qua da noi,gli amministratori e gli operatori, per spararle cosi' grosse,sempre piu' grosse e darle per buone a noi poveri allocchi? '