lunedì 24 agosto 2009

LI / TAGLIANO


Di qua ci sta il coro leghista,di la' le micidiali 'riunioni per materie'
Aiuto.
Nel mezzo il fiume dei ragazzi che non hanno scuola,e fra un po'comincia la rumba.
Intendo discorrere di educazione linguistica.
Togli i licei, che la basano sulla vecchia sintassi latina e si salvano sempre.
Ma tutti gli altri dove vanno?
Da vent'anni mi pare di capire la necessita' di una educazione linguistica seria tra i banchi,che abbia come obiettivo la collocazione dei nomi giusti alle cose, per dirla con il ' Piccolo principe' di Antoine-de-Saint-Exupery.Un bagaglio reale per leggere il mondo.
I dialetti? Va bene considerarli,come qualunque gergalita',come la gergalità informatica o quella straniera,
La lingua è reale, cioe' parte della vita ,uno dei suoi diritti primordiali.
Invece si relega a quelle due o tre pratiche stantie,l'assolvimento dei doveri burocratici, il 'signorsi' d'obbligo all'esercito dei rappresentanti che stagionalmente offrono i loro prodotti migliori, eternamente identici a quelli peggiori.
''Adottiamo 'quella della Mondadori' o 'quella della Zanichelli'?(V.Grammatica)
Sai che virata di novità.
Intanto il flusso della vita scorre, i ragazzi grugniscono come possono, annaspano,incespicano,scimmiottano un mondo incasinato a tal punto che a confronto il magma adolescenziale è ordine svizzero.
Le parole?
Che differenza fa tra 'sfigato' 'e 'pataca'?
Che nessuno dei due è sufficiente a descrivere chi ci conduce.
E la 'velina' puo' assomigliare alla assai piu' popolare 'struscia'?
E come si puo' descrivere l'orrore dei barconi clandestini in mare,mentre affogano?
Forse con le parole di' Il lungo viaggio di Sciascia'?.
No,non sono piu' sufficienti,ce ne vogliono di piu' efficaci.
E la parata trionfale del totocielle riminese,in una qualunque fine d'agosto ?
E quali aggettivi aggiungere a quell'oste' manzoniano che nulla sa,solo la sua osteria?
Forse nessuno, basta cosi',è un termine autosufficiente.
E se stessi?E' possibile dire almeno una cosa di noi?
Si puo', si puo'....
Si puo' tutto,con le parole,con i nomi giusti alle cose.

Ma Tullio de Mauro dov'è finito?
Che abbiano fatto fuori anche lui, come il fratello,magari in modo piu' soft?