giovedì 10 settembre 2009

SALVATECI DA DONNA PRASSEDE




Inestinguibile categoria, con picchi italioti importanti,molto piu' di quella degli azzeccagarbugli o degli osti chissenefregamibastalamiaosteria.
Tenace categoria,inossidabile,si riproduce come un germe antibioticoresisistente ,come una muffa che cresce sulle rovine.
Come ce ne libereremo?
Dunque,ragioniamoci un po' su.
Donna Prassede non è quello che si suol dire una donna cattiva, anzi.
Vuol far del bene e ce la mette tutta.
Solo che incorre in un piccolo quiproquo:scambia il Cielo-quello lassu', quello vero, quello che le giaculatorie dottrinali recitano sede dell'Altissimo-con il suo cervello.
Gia', proprio cosi':con il suo cervello.
E fosse un bel cervello, pazienza.
E' un cervellino,che se si lasciasse guidare dall'umilta' e dal senso del limite, forse qualcosa combinerebbe.
Ma va.
Donna Prassede è come un tank da occupazione.
Avanza inesorabile, segna il territorio, si installa,domina,pretende.
Mamma mia,che si fa?
Schiere di donneprassede affilano periodicamente i coltelli nei corridoi di scuola,agli angoli delle vie,sotto le lampade al neon delle cene serali,come una rete globalizzata ,seguendo un tam-tam carico di seducente,ipnotica volonta' di autoaffermazione.
Pianificano il mondo con un paio di nozioni elementari,saprebbero far bella mostra di se' in un orwelliano sistema di burocrazie e controlli piatti.
Incapaci di guardare negli occhi chicchessia.
Godono solo di se'.