giovedì 29 aprile 2010

ALLOCCHI


SE non sono mai caduta nelle reti per poveri allocchi che si credono autori di pregio è quasi un miracolo.
Diciamo che il 'miracolo' è stato un tantino aiutato da:
-una famiglia che ci scherzava un po' su, spesso anche in modo burbero e 'antipatico'
-una buona dose di ironia personale
-la fortuna di aver amici e conoscenti condiscendenti ma seri,che non si sono mai tirati indietro
quando era ora di buttar la' critiche.
Cosi' che è sempre stato piuttosto credibile l'incoraggiamento,quando accadeva.
E sono andata avanti,perche' il gioco risultava divertente e forse utile.

Diversamente,vedo un povero popolo di allocchi/che ci casca,o rischia.
Dove?
Nel pelago della promozione editoriale che promette 'il successo',le frequentazioni giuste,la pubblicita',pegno lauto pagamento.
Faccio alcuni nomi:
'Ilmiolibro.it', 'Albatros edizioni','L'autore','Il Filo'.
Non me ne vogliano,i signori che ci lavorano,tutti teniamo famiglia.
Per quanto mi riguarda,sono ingenua quasi su tutto, ma su questa questione della scrittura sono anche troppo smaliziata.
Forse perche' credo nella serieta' della parola,specie se stampata.
Comunque mi è capitato di pubblicare con due piccole Case Editrici, 'La Societa' Editrice Il Ponte Vecchio di Cesena e Giraldi Editore di Bologna.
Diverse, ma pur sempre persone reali, con cui parlare in onesta'.
Le agenzie,o titoli, o nonsocosa che entrano a vendere speranze a chi magari non è troppo felice assomigliano a quelle sette para-religiose, o ai vari maghi che circolano nelle pieghe della provincia.
Il trituracarne del profitto va a caccia di allocchi.
Dopodiche':

MESSAGGIO A CHI HA IL CAPOLAVORO NEL CASSETTO:
Farsi, prima di cascarci, una bella passeggiata :magari puo' capitare di incontrare una persona seria che ,in vita sua,ha letto qualche bel libro.