domenica 11 aprile 2010

DI CHI CI SI FIDA


Di chi ci si fida ormai.
Forse solo della nostra coscienza,alla fine,finche' rimane lucida.
Di chi ci governa,forse?
Dei colleghi di lavoro?
Dei negozianti e del parrucchiere?
E' difficile, a volte,fidarsi ciecamente anche dei familiari, se si vuole usare il verbo'fidarsi' nell'accezione di 'confidare del tutto'.
E' quel 'del tutto' che è complicato.
C'e' sempre un margine, uno spazio grigio al di la' del quale la vita ordinaria ha la pretesa di scorrere nella sua presunta razionalità.
Allora,di chi ci si puo' fidare completamente?

Sono sempre stata un'ingenua per definizione, una distratta degli intrighi ordinari,'famosa' per le orribili 'gaffes'.
Mi sbagliavo sugli amori altrui,sugli inganni reciproci.
Un po' fantozziana,a dire il vero.
Destinata alla fiducia e all'apertura incondizionata al prossimo.
Ora sono qui, a stilare la casistica del cittadino guardingo.
Saranno gli anni che avanzano,l'incertezza del futuro.

Individuo nel 'vademecum' della fiducia reciproca alcuni ingredienti:
-almeno una percentuale di 'empatia'(culturale, di carattere)
-almeno qualche buona risata in compagnia
-almeno uno sprazzo di generosita' reciproca
-banditi:l'invidia e le balle.