mercoledì 5 maggio 2010

ANIME MORTE/ QUALE GRECIA




Quand'anche mi fossi caricata ANCHE del problema della Grecia in fiamme, cosa avrei rimediato?
Al massimo una collana di parole, infilate le une dietro alle altre, per farmi compagnia.
Per esempio:
-la punta di diamante della civilta' occidentale, la Grecia,ci ha fatto nascere e ci conduce a morire. -come al solito, chi deve pagare non paga:i responsabili di politiche 'allegre',i corruttori e gli evasori,non sono mai chiamati ai tribunali delle urgenze storiche.
- di contro, i poveri cristi, devono sempre saldare conti eterni.
Sui pensionati, sui servizi materno-infantili,sulle tutele elementari ,ogni volta, si deve 'ricucire' lo strappo dei buchi neri finanziari.
-Ma dove erano, loro signori che se la cantavano in allegria,l'attimo prima della frana?
Forse a prendersi il digestivo?

No,non mi va.
Allora mi metto tra i vecchi beoti,svagati ed egoisti, e descrivo un incubo:
mi vedo, tra due anni, pensionata a pieno diritto, a collo lungo, stramazzata di fatica, davanti ad un ufficio chiuso:
-Signora-mi dicono-siamo spiacenti,ma qui è crollato tutto,si vada a fare un giro,che' poi si vedra'.

Credo che l'Italia non sia lontanissima dalla Grecia.
Il modello di sviluppo vagheggiato,anche se diversamente realizzato,è identico.
Forse, fermarsi un attimo prima, significava metterlo in discussione,in uno sforzo immane di utilizzo di tutti i mezzi disponibili,a partire dalle intelligenze.
Dove sono le intelligenze, i luoghi di formazione,le leve coraggiose delle novita' epocali?
Altroche' tasche dei pensionati,quelle ,poverelle, vanno lasciate in pace.

Mi viene in mente Cicicov, un personaggio cecoviano che smerciava anime morte.
Ecco, che enorme traffico di anime morte,se non s innnescano criteri di novita'assoluti,verso il futuro.