giovedì 22 dicembre 2011

SALUTE SERENITA' SOLDI /BUON 2012


A CHIUNQUE PASSI DA QUESTO BLOG


 SALUTE    SERENITA'  SOLDI  

UN BUON NATALE


E UNO SPLENDIDO   2012



domenica 18 dicembre 2011

IL TROVATELLO

Alla stazione di Firenze l'altro giorno un ragazzo con i caratteri arabi teneva a guinzaglio un bel cagnolino bianco e nero,pulitissimo,molto ben curati entrambi.Era preoccupato perche',abituato alle crocchette,il cagnolino al momento aveva mal di pancia.Diceva di averlo trovato piccolissimo in un cassonetto e di averlo salvato.
La citta' a meta' mattina era percossa da un'ansia  prefestiva  energica ma  leggermente allucinata.
La gente greve,il passo veloce.
Nella immediata periferia il traffico infernale di tutte le citta' attanagliava di buon passo,senza requie.
La ferita di  due giorni prima,l'omicidio del folle razzista,era nell'aria,voce latente.
Il cagnolino bianco e nero faceva le feste,allegro e contento di essere vivo.

venerdì 16 dicembre 2011

UN MERCOLEDI' DA SCRITTORI/RINGRAZIO


Riingrazio per l'invito alla serata finale di 'Fogli di viaggio-in memoria di Tiziano Terzani',per il riconoscimento avuto
e per l'esperienza.
Un pensiero particolare
alla madrina del Premio,Angela Staude Terzani.

martedì 13 dicembre 2011

SANTA LUCIA


Santa Lucia,il giorno piu' corto che ci sia.
Santa Lucia,che per i poveri di un tempo era protettrice degli occhi,della vista,del buon vedere.
Santa Lucia che individua e scopre.
Hai smarrito un piccolo anello prezioso,un bracciale,guarda bene,aguzza gli occhi,cerca e trova.
Chi cerca trova,in questo cuore dell'inverno brutto e dissestato.
Aguzza gli occhi,è il tredici di dicembre,e spunta gia' un raggio di sole.
Santa Lucia,raggio di sole,occhi dei mei occhi,vita della mia vita,vita mia,bene prezioso.
Aguzza gli occhi, e guarda bene.
Cerca di capire cosa è meglio.
Trova il tesoro, che rimane nascosto sotto cumuli di polvere grigia

lunedì 12 dicembre 2011

CALCESTRUZZI e SIGNORE


Colate laviche di calcestruzzo impastano il potere dei boss.
I titoli di cronaca urlano le poche frange sicuramente marginali di una realta' assai piu' forte e ramificata,ogni giorno ce n'è una.
Cacestruzzo e discoteche;cemento e clan; camorra e mattone,ormai è una litania.
Ci si pone una domanda:ma dove stavano tutti i controllori, quando la 'cosa' cresceva?
Se ne sono accorti ora?
Eccetera.
Pensavo che il calcestruzzo è materia maschile.
I capi dei capi,i piccoli capi degli ancora piu' piccoli capi,quegli uomini veri che chissa' forse sono neanche ominicchi ma quaquaraqua' imbellettano di calcestruzzo coste e colline,pianure e dossi montuosi.
La mia citta' è una colata lavica,poi ogni tanto un titolo di cronaca grida .
Le donne,lo so,non amano il calcestruzzo, e dovrebbero chiedere conti chiari ai propri uomini.
Talvolta è accaduto,speriamo che 'se non ora quando' significhi anche questo.

domenica 11 dicembre 2011

ERRATA CORRIGE


Sorry,mi sono sbagliata,ho sparato una balla.
La sedicenne si è giustificata,forse, o forse no.
Del resto a quell'eta' le balle si sparano,la realta' è fluida,tutto traballa.
Si puo' fare del male o del bene con inconsistenza.
Non era stata violentata da due rom,si era inventata tutto.
Quando è partito il raid razzista la nostra sedicenne stava in discoteca o all'aperitivo?
E quale malattia cova per aver sparato proprio quella balla li'?
E gli altri?
Che storie le hanno raccontato,a tavola,la sera, e tra i banchi di scuola,tra un sei meno meno e un cinque e mezzo?

Poveretta,ma che sia anche bruttina?

giovedì 8 dicembre 2011

CANTO DI NATALE



Mentre navigo a vista tra patronati e dichiarazioni governative,per capire quando saro' libera,dopo circa quaranta anni di devozione e di buon comportamento, non mollo l'idea che a scuola il libro,letto e mtabolizzato con curiosita',piacere,creatività- e immaginiamoci qui una lunga lista -,debba essere cosa normale.
Con i miei pensieri sul groppone,metto in piedi in una selva oscura di sedicenni un'idea su 'Canto di Natale' di Charles Dickens.
Proprio sotto Natale,vedendo di non 'disturbare' i' programmi',miei e altrui.

-A cosa serve?-chiede D.,con l'occhio allenato.

Gia',in questa scuola, a cosa serve?

martedì 6 dicembre 2011

CARI PROFESSORI


Cari professori,che ora ci governate,
fa bella impressione vedervi
seri e competenti,dopo quello che abbiamo visto in tutti questi anni,sullo stesso teatrino.
Vorremmo credere di essere con voi partecipi di una rinascita,fatale,quasi quanto quella del dopoguerra.
Il senso di appartenenza,l'etica,la sostanza della 'polis',i sacrifici necessari allo sforzo collettivo per la necessaria ripresa.
Pero' un tarlo ci rode:
la nostra intelligenza si è allenata al dubbio,ahime',e ci fa vedere che anche con un povero pallottoliere i conti sarebbero tornati,con il metodo di grattare nei cassetti aperti .
I cassetti dei pensionati,di chi ha appena poco piu' di mille euro al mese,di chi sgobba .
Credevamo che 'riforme strutturali' significasse metter mano-tecnicamente,chirurgicamente-a quelle due o tre piaghe(rendite,sommerso,economia criminale,parassitosi della politica).
Il tempo era poco,d'accordo,ma noi siamo abituati a far tornare i conti dei nostri minuti al secondo,senza sgarrare.
Speriamo riusciate a cavarvela anche voi,sul tempo che incalza.
Amen.

mercoledì 30 novembre 2011

SE QUESTO E' UN UOMO


Se questo è un uomo
nella sua storia
rispettiamo in silenzio
il misterioso filo della liberta'.
Nessuno sa veramente
cosa sia un uomo.

lunedì 28 novembre 2011

A VOLTE SI SPANDONO PERLE


A volte si spandono perle
inavvertitamente,nel furore distratto e quasi sempre concitato delle ore che passano,mentre si vorrebbe solo il riposo.
Eppure perle scivolano e ritornano,gocce di rugiada preziosa
non muoiono anche se date in pasto ai porci.

domenica 27 novembre 2011

RIMINESI SI DIVENTA?


Cioe' cittadini di quella terra sottilmente separata
dall'etica,menefreghista e scaldavivande 'pro domo sua',contaballe e inaffidabile.
Poi?
Poi basta e avanza.

Cito a proposito una riga del lungo articolo di Paolo Rumiz comparso su 'La repubblica' di oggi,
'Storia d'Italia e di catastrofi'.
'.....
E' una tendenza vecchia come l'Italia.
Dopo il terremoto di Rimini del 1916,i parlamentari romagnoli fecero di tutto per far revocare le norme antisismiche e,quando ci riuscirono,negli anni Venti,furono accolti come eroi alla stazione e portati in trionfo dalla popolazione.
............'

Quello che incanta non è tanto l'operato dei parlamentari,lasciamoli fare.
E' la risposta dei riminesi:entusiasta.

Proietto ahime' nell'oggi e chiedo ancora:riminesi si nasce o si diventa?

sabato 26 novembre 2011

IL RACCONTO DELLA DOMENICA/ RINGRAZIO


Ringrazio gli amici della Redazione de
'L'informazione.com',allegato-per le province di Bologna,Modena e Reggio- a 'La Stampa'
di domenica scorsa,20 novembre,per avermi pubblicato,con annessa illustrazione, il racconto
'I guardiani del tramonto'.
Ecco l'incipit:

'Rosina e Giovannino erano pensionati da qualche mese
e all'inizio di quell'estate avevano iniziato un nuovo lavoro,di comune accordo,in piena liberta'.
Avevano cominciato a fare 'i guardiani del tramonto'.
Succedeva che,ad una cert'ora del pomeriggio,quando il caldo forte ed incombente cominciava a calare.........
.............'

IL BRANCO


Si chiama 'branco'.
Dentro non esistono identita ' singole,pensieri o emozioni individuali.
Gli individui nel branco non discriminano,non vibrano nella pelle ,non decidono.
Vanno avanti.
Dati di cronaca continuano a denunciare azioni di branco.

Segnali inquietanti e reali corrono negli occhi dei ragazzini di mamma',incapaci di provare impulsi nobilitanti.
Il branco ha codici di gruppo,è implacabile.
Ma non è lontano.
E' dietro l'angolo,compare in uno sghignazzo,in uno sguardo che sfugge,in un piccolo gesto pestilenziale.
Maschi o femmine,anime violate ed in grado di provocare violenza inconsulta,gratuita.

Se sei un attimo debole,
se sei un attimo distratto/a
se cammini per strada
o stai esprimendo in liberta'
un pensiero

Attenzione al branco.

giovedì 24 novembre 2011

GRAMMATICA


-Signora maestra,puo' spiegarmi cosa è il futuro?
-Il futuro è una strada lunghissima,piena di incontri,sole,buio,giorni e notti,mari e monti,sogni e realtà...
-E poi?
-E poi ancora,quello che uno vuole scrivere sulla sua lavagna,nel suo libro..
-E poi?
-E poi il futuro è un quaderno dove si possono azzardare pensieri coraggiosi...
-E poi?
......................
IL FUTURO E':

(si accettano suggerimenti)

mercoledì 23 novembre 2011

ANTIBIOTICI/3


In un liceo periferico qua in Romagna c'è un focolaio di tubercolosi.
Mi perdonino i miei tre lettori se in questi ultimi post l'argomento,reale o metaforico,risulta questo.
All'ispirazione non si comanda e non ho tempo per far di meglio.
Ma,visto che la scuola sta andando al passo del gambero,cioe'
all'indietro,pare giusto chiedersi se non sarebbe opportuno
reinserire quei begli screening di massa in uso negli anni sessanta.
Qualche 'pic' indolore e almeno veniva garantita la sicurezza dell'indagine sanitaria.

Ora si spendono soldi nei corsi di recupero.
Si è preoccupati della 'tenuta' del meccanismo.
Mah.

'Su,coraggio,dimmi trentatre' e fai un bel respiro!-
Bei tempi della didattica viva.
Quante cose si imparavano da quelle frasi scarne.
Intuizioni.
Analogie.
Vuoti da colmare con indagini appassionate e curiose.

Ma il recupero no.
Non lo avevamo considerato.
Quello lo facevamo respirando all'aria aperta.

domenica 20 novembre 2011

ANTIBIOTICI/2



Sono la generazione dell'antibiotico facile.
Hanno quegli anni splendidi e terribili che vanno dai quindici ai venticinque.
Un colpo di tosse?
Giu' pilloloni.
Un pensiero libero?
Giu' tabelloni.
Uno sbadiglio errabondo?
Giu' recuperi.
A forza di recuperare non resta piu' nulla da recuperare.
A forza di twittare rimane ben poco per l'afterhours.
E se Gigi lascia Maria, c'è sempre mamma',con quel bell'antibiotico pieno di colori,luci e
fantasie.
Buono per ricominciare,che' domani ci sono almeno tre' verifiche' da sostenere.
A testa bassa, a muso duro, ad aria densa e compressa.

sabato 19 novembre 2011

ANTIBIOTICI


L'OMS lancia da tempo allarmi su ceppi antibioticoresistenti ,proliferati per abuso di antibiotici ,nuovi flagelli che porteranno via intere generazioni,come peste.
Un po' come le allluvioni che spazzolano via paesi,case,musei, territori,valli,pendii e coste ,opportunamente predisposti da decenni di cementificazioni selvagge e di speculazioni compulsive.
Poi si è obbligati a ricorrere ai ripari.
Si fanno piani di emergenza.
Si mettono in quarantena i malati e in emergenza i territori.
Sui poveri polmoni dissestati da anni di polveri,cattive abitudini e malinconia si organizzano nuove terapie antibiotiche,di ultimissima generazione e di ultimissima produzione.
Sui territori si attaccano patacche e leggi speciali.
Il cane si mangia la coda e tutto cambia perche' niente cambi.

Credevo che prevenire fosse meglio che curare.
Ci vuole un proclama dell'OMS perche' i piccoli travet che tutelano la nostra salute se ne accorgano?
Purtroppo la gestione dell'ordinario è una gara dura,per menti liberi e cuori grandi e coraggiosi.
L'emergenza ,quando c'è, puo' essere quasi una gita.

martedì 15 novembre 2011

SCUOLA DI SCRITTURA/' VENUTO AL MONDO'

La signora Margaret Mazzantini in Castellitto ha tutti i numeri per essermi un pochino antipatica:
tutta troppo,troppo realizzata,troppo marito,troppi figli,troppo brava,
troppo successo...
Cosi',preso 'Venuto al mondo',Mondadori bestsellers, da una biblioteca scolastica,neppure comperato,in ritardissimo sulle news letterarie,comincio a leggere pensando al codazzo di editors che la fortunata signora avra' avuto al seguito per tirar giu' tale e tanto tomo(pag.529).
La 'quarta' di copertina è pero' avvincente,lascia pensare bene
('....Una mattina Gemma lascia a terra la sua vita ordinaria e sale su un aereo trascinandosi dietro un figlio,Pietro,un ragazzo di sedici anni.Destinazione Sarajevo.....') e un amico grande lettore aveva detto,forse un natale fa,'Buono,molto'.
Cosi' inizio.
Bene,editing o non editing,lei,signora Mazzantini, è proprio brava.
La storia è splendida,la scrittura veloce,carnale,profonda e sincera.
Un bel libro.
Un capolavoro?
Forse,fatemi arrivare in fondo,che per ora la lettura è bella,di grande compagnia.

domenica 13 novembre 2011

PIZZA CONNECTION


Ad una certa eta' si diventa compulsivi e parecchio noiosi,si guarda la realta' di sbieco e si vede quello che si vuol vedere.

Mi chiedo come se la staranno raccontando,dentro i loro cupoloni, i grandi padri della nostra 'pizza-connection',cosa si diranno dell'Europa e di tutto questo gran tentativo di riordino tecnico del nostro paese.
Loro ci sono,molto reali, e non voglio cadere nel patetico dell'aneddottica di quartiere(..'vedo certe facce qua attorno che....')
Come se la cantano,e avranno pieta'?
Cosa ci aspetta,quale stagione?
Forse nuove strategie di destabilizzazione?

Meglio non pensare,ad una certa eta' si diventa noiosi, e molto,molto insopportabili.

venerdì 11 novembre 2011

FOGLI DI VIAGGIO-SULLE ORME DI TIZIANO TERZANI


Ricevo con piacere comunicazione da un organizzatore del Premio

'FOGLI DI VIAGGIO-SULLE ORME DI TIZIANO TERZANI'

che un mio testo,'SANT'ANNA', è nella rosa dei primi tre(,in attesa di ulteriore definizione),per la sezione B.'Ogni posto è una miniera'.

Il 15 Dicembre,alle ore 21,presso il TEATRO DANTE di CAMPI BISENZIO ci sara' la premiazione.


Ringrazio gli sconosciuti amici per l'attenzione.

Ironizzo(mi permettano):

ma cosa ci faccio io in mezzo a tutti quei viaggiatori veri?

Riporto picolissimo pezzo da 'SANT'ANNA':

''....
Poi le Cicladi, Santorini,le sue spiagge nere e rosse.
Ohia,acqua che nasconde Atlantide,limpida,come volare nel vuoto azzurro,il pensiero della leggenda mi aveva un po' intimidita,ero tornata in fretta indietro,senza arrivare al centro della grande pozza.
Troppa limpidezza,troppo assoluto,per un pesce abituato alle acque sabbiose e certe del basso Adriatico,quasi un catino.
........
Se mi chiedono dove desidero essere rispondo 'A Parigi'
Parigi dovrebbe essere la mia casa grande,l'ombra degli impressionisti e la mia eterna adolescenza.
Parigi un'idea,un disegno a cui hanno tolto il mare.
......
Ora non ho certezze,quella fantasia si è sbiadita,messa a tacere dall'arroganza dei giorni.
Pero' sara' sicuramente il grande viaggio, quello in cui incollare in un sol attimo tutti i mari e le terre ,e le citta' e i tempi e i desideri e vedere tutto quanto intero,ricomposto nel suo luogo esatto.
Lo penso davanti al rosmarino del mio orto,in questo pomeriggio di luglio,Sant'Anna.
...............''
.

sabato 5 novembre 2011

LA CHIAVE A STELLA



Il protagonista de 'La chiave a stella ' di Primo Levi,Faussone, è un operaio specializzato,uno di quei tecnici 'aristocratici' che hanno del proprio lavoro una percezione etica,elitaria.
Faussone esibisce la chiave a stella,simbolo del lavoro umano,dell'intervento dell'uomo sul territorio come un pegno di responsabilita' e di eccezionale privilegio.
I ponteggi,le gru, le sopraelevate, i castelli 'a perdere' che il tecnico specializzato eleva,cura e accudisce dovunque il suo contratto di lavoro lo conduca, sono grammatica di una violenza 'temperata',in ragione della quale solo l'uomo serio,consapevole,principe della materia, ha possibilita' di accesso ad un rapporto con il territorio.
Testo importante,andrebbe letto e riletto alle centinaia di ragazzi che negli istituti di formazione tecnica svaccano nei corridoi chini sull'ombelico ,a rassicurarsi del sei meno meno arraffato in giornata.
Mentre acqua di lacrime inonda le nostre terre piu' belle,inarrestabile e cattiva.

giovedì 3 novembre 2011

NOSTALGIE


Ah,i bei ladri di un tempo!
Romantici acchiappapensieri,reali piu' del re,individui in carne ed ossa.
Ora,con chi ce la prendiamo,se derubati?
Con le finanze internazionali,i titoli immaginari,l'etere ?
Chi chiamiamo perche' ci difenda?
Forse l'acchiappafantasmi?
Neppure alfabetizzati,ascoltiamo la litania quotidiana e di certo sappiamo solo che anche domani una parte di noi se ne va,vola via,
lontano nel vento.

mercoledì 2 novembre 2011

CHI TACE NON ACCONSENTE


Un amico di vecchissima data,coetaneo-pare che la classe cinquantadue le abbia beccate tutte le curve storiche fatali,ma dirselo forse è mitomania-mi fa,mentre lega la bicicletta,fronte farmacia:
-...... Francia e Germania nascondono la reale insolvibilita' dei loro titoli,un oceano di titoli fallimentari, e scaricano su di noi, che invece abbiamo titoli piu' consistenti,anche se affoghiamo nel debito,con giochetti di prestigio che.....-
Lo guardavo distratta,con un filo di colite latente.
-Ma.....-
Non azzardavo la parola fatale.
Poi l'ho azzardata.
-Ma tu ci vai?(in pensione,con i sessanta e le quote)
-Ci hanno fregato,non l'hai capito?
-Ci mandano il prossimo anno,no?
-Stiamo a vedere,vediamo il decretone di dicembre
-Gia'
Strombazzava la solita gippona,parcheggiata di traverso,tra la farmacia e il market.


Ho ripreso a scrivere su questo blog,dopo assenza causa macchine guaste e motivazione bassa.
Ma chi tace non è detto che acconsenta.

venerdì 14 ottobre 2011

NOI SIAM COME LE LUCCIOLE/3


Con due computer,uno fisso e uno mobile-due bidoni-in rimessaggio
ho abbandonato per un po' questo blog.
Rientro,ma in velocità.
Confesso che NON sono web-dipendente.
Anzi,sinceramente,mi accorgo che la meccanica dell'aere mi serve ben poco.
Chiariamo il verbo 'servire'.
Lo intendo come 'essere di una qualche utilità'.
In verita',a macchine dismesse,in rimesaggio o rottamazione,le mie questioni non sono cambiate un gran che.
Vorrei capire,insomma, se c'è qualcuno che pensa utile questo blog.
Ho anche una pagina Facebook che non uso,la apro di tanto in tanto e tutto sommato non so che farmene.
Io,per scrivere ,scrivo comunque.
Due chiacchiere le faccio comunque.
E le nuvole passano ancora,su questa parte di mondo.
Vanno e vengono,come i pensieri,mosse dal vento.

venerdì 30 settembre 2011

SIAM COME LE LUCCIOLE/2

Vorremmo vivere beoti e contenti,invece c'è quella strana tensione a capire.
Fascia di mezzo,stretta tra chi se la spassa davvero con fiumi di soldoni che corrono e chi sta per diventare cittadino di quella zona grigia abitata da chi non arriva a fine mese,il lento popolo delle varie 'Caritas' ,ci sentiamo un po' stralunati.
Intanto ci sfuggono le coordinate razionali,quelle serie, del gran calderone.
Avremmo i numeri per afferrarne un paio.
Invece la realtà ci distrae.
Per esempio il traffico sempre piu' caotico delle citta'.
Immaginiamo dispendioso.
Oppure la densita' delle 'movida' giovanili.
Immaginiamo detratte dalle tasche di papa'.
Lasciamo stare panorami piu'' glamour',nonche' piu'oscuri.
Altri capitoli.
Ci sfugge la ragione dei nostri sacrifici.
Ma non abbiamo menti da parassiti.
Vorremmo uscire dal bordello salvando la nostra dignità,che' ne abbiamo una sola.

giovedì 29 settembre 2011

SIAM COME LE LUCCIOLE



Alle sei e trenta circa di mattina la radio comincia con il raccontare che nella vicina Grecia non pagheranno gli stipendi di ottobre.
Alla undici circa la sbirciata data ai quotidiani insaccati di fretta all'alba nella borsetta rivela che il bordello di cui si è piccola pedina sta andando a fuoco,minuto piu' minuto meno.
Cosi' che se capita di incontrare un'amica/un amico che sta impegnandosi in qualcosa
di degno,la/lo si guarda come cosa eccentrica,una sorta di esemplare fuggito dal recinto delle ultime specie protette.
Si annaspa sulla propria onesta',e si fa come se niente fosse.
Siam qua,come le lucciole,viviamo nelle tenebre e arriviamo ogni giorno al pranzo e anche alla (parca) cena.
MA CHE SUCCEDE,nella realta'?
Chi puo' raccontarcela con un'approssimazione accettabile per un'intelligenza media?
Siamo disposti ad imparare,promesso.

domenica 25 settembre 2011

PACE/25 SETTEMBRE 2011




LA GUERRA CHE VERRA'
NON E' LA PRIMA.PRIMA
CI SONO STATE ALTRE GUERRE.
ALLA FINE DELL'ULTIMA
C'ERANO VINCITORI E VINTI:
FRA I VINTI LA POVERA GENTE
FACEVA LA FAME.FRA I VINCITORI
FACEVA LA FAME LA POVERA GENTE UGUALMENTE

(Bertolt Brecht,'Vincitori e vinti')

sabato 24 settembre 2011

I RAGAZZI DI VIA BERTI PICHAT



Anche un piccolo manipolo di giovani studiosi bolognesi,dal Dipartimento di Via Berti Pichat,ha partecipato all'avventura che chiamiamo volgarmente 'dei neutrini'.
Per non fare anche noi figuracce,ci limitiamo ad applaudire da ignoranti affascinati da questa splendida avventura.
Per una volta senza pensare ai 'se' e ai 'ma'.
Con estatico stupore,davanti alle meraviglie delle leggi fisiche,che quando legermente il velo del buio si alza,compaiono,scompaiono,allettano,invaghiscono,come in un gioco grande.
Complimenti ai giovani,bravissimi studiosi.
Siamo curiosi ed aperti ad immaginare questa pulce del nostro Tempo passibile di nuove misure,nell'infinito dell'Universo.

giovedì 22 settembre 2011

SALVATEMI DALLE ANTOLOGIE


Ogni anno verso maggio un esercito di insegnanti in regime di 'burnout'(stress lavorativo) fa quell'operazione che si chiama 'adozione dei libri di testo'.
L'anno dopo si trovano in mano il frutto del fattaccio.
Per esempio antologie letterarie assurde,con splendidi 'look', carte patinate,bei colori,nozioni e nozioni ammassate da 'esperti' del settore stipendiati dalle Case editrici,sempre piu' giovani,sempre meno esperti,sempre piu' palle perse.
Le antologie cambiano,rimanendo identiche a quelle precedenti, e l'operazione stagionale è fatale e irrinunciabile.
Le spalle degli alunni si ingobbiscono e i cervelli si restringono.
Si potrebbe ragionare all'infinito.
Due cose:
-sono calviniana(da Italo Calvino,v.'Perche' leggere i classici') in materia di apparati didattici:penso che vadano in gran parte eliminati
-sarei per un'esperienza' del fare' antologia piuttosto che' del subire',che vorrebbe dire:impariamo a costruire libri scolastici,ad utilizzare le biblioteche e tutti i sacrosanti strumenti della modernita'.
Consapevoli che,una volta costruito l'oggetto,avremo sicuramente bisogno di ossequiare i grandi della nostra tradizione , cosi' come un figlio deve riferirsi comunque ad un padre.
Di tanto in tanto.
E tutti i carichi di antologie in circolazione?
Trasformiamole in un fiore.

mercoledì 21 settembre 2011

SNOB


Aiuto,sto diventando una 'snob'.
Nel senso ralistico e documentato che deriva dal verbo 'snobbare'.
Per mille e una ragione,camuffate tutte dall'anima democratica e popolare che mi è stata soffiata dai primi mesi di vita.
Del resto diventare 'snob' è troppo facile,di questi tempi.
Non misurarsi con l'ignoranza.
Vedere eserciti di povericristi che si arrabattano a difendere territori
inconsistenti e privilegi da due lire(le vecchie lire,quelle di metallo fasullo).
Individuare progetti miopi ed inconsistenti.
Ma soprattutto poveri esseri che starnazzano in pollai stretti.
Eccetera.
Non frequentando piu' la religione,devo capire da sola dove sta l'errore.
L'errore forse sta nell'assenza di'pietas',grande valore dell'individuo adulto.
Diventando degli 'snob' si perde di vista l'opportunita' di essere adulti,data da uno sguardo compassionevole .
Ecco,l'aggettivo'compassionevole' ingarbuglia le carte.
Volevo dire 'lucido'.
E' meglio.
Lo sguardo lucido vede che stiamo tutti sulla stessa barca.

Pero',che noia.

domenica 18 settembre 2011

BOLOGNA/TDAYS



'Bologna per me provinciale
Parigi in minore...'(F.Guccini'Bologna')
sa trovare rigurgiti di dignita'.
Li ha nel suo DNA.
Auguro una sequela quotidiana ed ordinaria di TDAYS,dopo la bella festa di oggi.
E magari qualche albero in piu,'dovunque sia possibile.
Magari per dimenticarci di quelli di Piazza Minghetti.

Ho solo qualche obiezione sulle bici elettriche:ma non è meglio pedalare?

sabato 17 settembre 2011

BUONI CONSIGLI


Forse appartengo a quella
'..gente che dà buoni consigli/se non puo' dare cattivo esempio'
(F.De Andre','Bocca di rosa'),
ma quando al mattino accendo la radio e mi entra in casa tutto l'armamentario 'hard' a tutti noi italiani ben noto,un po' mi infastidisco.
'Lasciatemi respirare'-penso-'tutto ha un limite,anche l'indecenza'
La quale, a lungo andare,irrancidisce a tal punto che non lascia aria.
E' troppo facile obiettare:'Si puo' sempre spegnere la radio'.
Spegni di qua,spegni di la',allora, cosa li abbiamo comperati a fare questi elettrodomestici
della comunicazione(V.M.Mc Luhan,'Gli strumenti del comunicare'),se poi dobbiamo lasciarli arrugginire in garage?

venerdì 16 settembre 2011

MANOVRE FINANZIARIE


Di manovre finanziarie deve essere un grande esperto,il signor Giulio Lolli,per aver manovrato cosi' bene da sparire,tra la Darsena di Rimini dietro casa mia e le carceri libiche,dio ci scampi.
Ora,vista la paccottiglia cui si attacano le manovre bis,tris,quater, salvifiche -robetta,quattro soldi sottratti ad un esercito di vecchietti-,suggerisco consulenza immediata con questo grande esperto.
Successo certo.

giovedì 15 settembre 2011

PREVISIONI FACILI/OBIEZIONI LECITE


Troppo facile averci azzeccato,con quella mia vecchia storia strampalata,la penultima della raccolta 'Girasole e altre storie',Societa' Editrice Il Ponte Vecchio, Cesena 2010,'Una Vecchia radio'

pag140

'...............
il personaggio piu' presente nella vita dei cittadini era l'antico psicologo,ora detto 'psicotropo',professionista che era andato qualificandosi in modo completo
.....
Era lui che deteneva il controllo sociale reale
......
Come era possibile diventare psicotropi militanti?
...........
doveva aver superato brillantemente ,cioe' con poco dispendio di passione,la cosiddetta 'zona grigia',cioe' quella fascia opaca in cui ogni persona
.............
E ognuno era sottoposto al controllo dello psicotropo.
Nei negozi di frutta e verdura,nei supermercati virtuali,nei luoghi di culto
........
Ecco fatto,ed il soggetto in questione poteva tranquillamente proseguire i suoi acquisti,o le sue pratiche aereoportuali,o ......
...................................'

No,non ho malamente copiato Orwell,non ho mai letto '1984'.
Pero' me ne aveva parlato il mio insegnante di liceo,anni luce fa.
Ora ,2011,pare addirittura cosa originale.

mercoledì 14 settembre 2011

UNA MAESTRA ELEMENTARE


Se ne è andata una ex-maestra elementare,anni novanta.
Ida.
Con tutta la sua vita addosso, i cinque figli,la storia di ognuno che ognuno raccontera'.
Uno l'aveva perduto solo l'anno scorso,musicista di genio.
Una maestra elementare,cosi' hanno scritto per ricordarla.
E cosi' la voglio ricordare,occhi arguti,intelligenza pronta.
Mi voleva bene,e rimaneva una maestra,nel giudicarmi con condiscendenza.
Lei e quelli come lei hanno condotto piccoli eserciti di bambini alla decenza,ai grandi tesori del leggere e scrivere e fare di conto.
All'idea di intelligenza,lasciando una traccia forte,robusta come un sentiero ben tracciato,facile da individuare senza imposizioni,andando cosi,'come di passaggio.

domenica 11 settembre 2011

ERAVAMO QUATTRO AMICI


Dell'undici settembre duemilaeuno e della sua mitografia tragica ho una percezione esistenziale lucida:fu l'ultima occasione in cui le collettivita' a me vicine si interrogarono seriamente sull'unica cosa seria che tutti ci accomuna:la storia.
Eravamo un piccolo manipolo di amici, a scuola,e mettemmo in piedi una cosa chiamata poi 'Antologia della pace'.
Un lavoraccio di fatica, dedizione e tanti errori che giro' parecchio, con plausi unanimi.
Era un'esperienza senza preconcetti,vissuta in liberta' e discrezione,quasi in punta di piedi.
Ricordo che un anziano vicino di casa quasi si altero', a sentire parlare di pace.
'Pace,pace!' urlo' dalla finestra'ma cosa capite voi di pace!'
Era la voglia di verità.
Quanti interrogativi.
Mi capito' di fare un viaggio fino a Roma in compagnia del giornalista Giulietto Chiesa,che aveva dell'evento una sua lettura,esposta anche ai 'media'.
Ascoltavo.
Il vero undici settembre dell'Occidente è stato poi anche il resto:l'assenza di intelligenze,di sistemi di ricerca della verita',di coraggio nell'interpretazione.
Noi,poveri quattro amici,ogni tanto ci si vede,con affetto,un po' smarriti.

sabato 10 settembre 2011

'AUTONOMIE' SCOLASTICHE

Per caso l'ex-dirigente e l'ex-direttore amministrativo dell'Istituto 'Leonardo da Vinci'(ci perdoni Leonardo) di Enna sono stati smascherati,con l'accusa di peculato e falso commessi da pubblico ufficiale in atto pubblico.
La storiella (noiosissima) è questa:i nostri due hanno organizzato per circa dieci anni,con i fondi della scuola,'uscite' didattiche a sfondo sessuale in Romania.
Magari avevano il cuore intenerito dalle povere escort rumene,mai dire mai.
Magari,poi,durante i viaggi didattici,si recitavano qualcosa sugli assi educativi, o su Foscolo, tra Romanticismo e Neoclassicismo.
Mai dire mai.
E a cuor di Dirigente e c. non si comanda,in regime di autonomia scolastica.
Rimane solo una leggera,lecita inquietudine su quel 'per caso',cosi' come la cronaca locale ha recitato nella descrizione del fatto.

venerdì 9 settembre 2011

CAPRI ESPIATORI/2


Dicono che con una finestra a scorrimento mobile,compiuti i sessanta,si puo' andare alla fine dell'anno del compimento dei detti.
Perche' solo chi lavora in miniera,sotto i tombini la notte ,tra i killer seriali in isolamento e pochissimi altri eletti hanno diritto ad un piccolo avanzamento di carriera.
Dicono che la finestra a scorrimento mobile si blocca poi per arrivare all'equiparazione dei sessantacinque,tendente ai sessantasette su formula europea.
Dicono che è ora che le donne siano uguali agli uomini,in tutto e per tutto.
Dicono.
Dicono che dobbiamo scontare la bella vita,le vacche grasse e tutte quelle idee degli ultimi trent'anni.
E' ora di sacrificarsi,finalmente,di mollare i sogni e pensare alla collettività agonizzante.
Che anche i disabili,i vecchi,i pensionati , i guardiani dei cimiteri,le commesse del week-end e se dio vuole anche chi occupa,verso sera,le panchine del parco ,si decida a dare del suo.
Altrimenti lo spread aumenta, i titoli crollano,il default finale si avvicina,gli investimenti svaniscono,gli yacht saranno dati in pasto ai pesci e allora sara' veramente l'ora dell'apocalisse.
Occorre avere fede.
Dicono.

mercoledì 7 settembre 2011

CAPRI ESPIATORI


La vicenda dei bambini-terribile per i piccolini e le famiglie-contagiati dalla TBC tramite l'infermiera malata al POLICLINICO GEMELLI di Roma ha sollevato un polverone agitato da un meccanismo interno molto chiaro:l'Azienda Ospedaliera in questione non si mette in discussione,al contrario carica su una dipendente le sue magagne.
Aggiornate quasi quotidianamente dalla stampa,dette magagne ridotte all'osso sono:una dipendente malata-poveretta anche lei-non è stata sottoposta a controlli di legge ed ha girato in corsia con addosso la TBC.
L'Italietta e non solo,in particolare gli ambienti di lavoro sono al contrario organizzatissimi nel coprire disfunzioni e deficit di servizio trovando al bisogno il povero cristo su cui scaricare le interne negligenze.
La logica dell'untore non fa una piega,anche a quattro secoli di distanza da quel Seicento foriero di colonne infami.

giovedì 1 settembre 2011

SCUOLA DI SCRITTURA/LA LEZIONE DI QUENEAU


Scoprii Queneau a meta' degli anni settanta,lessi con allegria 'L'Icaro involato' e 'I fiori blu'.
Poi mi capito' di non avere l'opportunita' di approfondirlo in sede di post-laurea perche' il docente che mi seguiva mi dirotto' su 'cose piu' utili a tutti'(cioe' a lui,gli schedai non so quanti fascicoli di una rivista noiosissima su cui lui lavorava,piuttosto che svolazzare sulle mie intuizioni).
Lo riprendo come anziana lettrice libera,e mi diverte sempre.
Vorrei solo aggiungere un'idea a tutto quello che dice Calvino traduttore de 'I fiori blu' nella post-fazione.
Quel Cidrolin ,alter ego del Duca d'Auge, mi porta l'aria di Parigi,la Parigi dei barconi sulla Senna,della sgangheratezza,meravigliosa e guizzante della liberta' del pensiero.
Che fortuna,che fortuna,mi dico,essere arrivata a questo punto ed apprezzare l'imprendibile sberleffo di Queneau.
Soprattutto se mi guardo attorno,nei luoghi di lavoro e di 'civile'(....)convivenza,mi ripeto:
'Che fortuna davvero'.