sabato 31 ottobre 2009

SE QUESTO E' UN UOMO




Se questo è un uomo
chi massacra nell'indifferenza generale-dove erano gli infermieri, il cappellano militare, le guardie, i tutori della legge?-un altro essere inerme,bisognoso di aiuto,debole,catturato per strada, e lo consegna alla famiglia solo 'dopo',il volto tumefatto,un manichino irriconoscibile,un cristo,icona di dolore.

Se questo è un uomo.

venerdì 30 ottobre 2009

LA VERITA'


Vogliamo la verita' sul caso di STEFANO CUCCHI, il ragazzo di trentun anni morto, devastato da nonsisacosa quando era in mano alle forze di polizia.
Ho voluto mettere in questo blog la foto di lui vivo, non ancora cadavere seviziato.
Che riposi in pace .
Che sia possibile la verita ' piena sulla sua morte.

Possiamo 'abituarci' alle oscene ambiguita' di una cronaca che vizia e coccola i 'gusti' dei 'vip',ma non possiamo adattarci ad una morte cosi' .

mercoledì 28 ottobre 2009

LA TAGLIATELLA


A Rimini funziona cosi':
tutto annega nella tagliatella.
Anzi nella Tagliatella.Con la 'ti' maiuscola,meglio se accomopagnata da un arrosto di coniglio o da una grigliata di pesce azzurro.
Nessuno resiste.
Solo noi colitici,umorali sognatori di limpidezze e lealta' inesistenti , ne siamo immuni.
A noi la tagliatella piace, ma a condizioni chiare.
Invece, l'antica tradizione cittadina-citta' di frontiera, citta' di bastardi per definizione, di opportunismi esagerati-vuole che qualsivoglia questione, qualsivoglia 'querelle' di diritto, diritto o rovescio, poco conta ,venga pacificata da un piatto della detta,di cui sopra.
Rancori e pugnalate alle spalle, devastazioni gossippare e conventicole da aria bassa,davanti alla tagliatella fumante si sciolgono.
Gli esiti possono essere diversi,quasi sempre ,a digestione avvenuta,riconfermano i dati di partenza, ma non importa.

La tagliatella sovrana ha ricevuto conferma.
Meglio se condita con due botti,ovvero piccolo spettacolo pirotecnico come dessert.

martedì 27 ottobre 2009

SCIUR PARUN




Avevamo capito di avere una dignità e possibilità in pari misura ai signori uomini.
Questo al di la' dei folclori femministi , dei disastri comunardi,delle gabbie delle ideologie e delle chiese.
Nell'intimo di noi stesse,alla ricerca della nostra persona matura,in liberta' e coraggio.
Pareva una realizzazione, ai primi anni ottanta,quando le scuole materne emiliane erano affollate,ai cancelli, di giovani mamme che si scambiavano veloci due idee per poi fuggire al lavoro e ritornare , al pomeriggio, tra torte al forno venute male e qualche ubbia col marito,mai risolta,un borbottio di sottofondo tutto sommato tenace come un grande amore.
Non ci riconosciamo ,in questa 'hit-parade' di immagini di plastica,donne,falso-donne,mezzi-uomini,belle un po',rifatte e ritoccate,di stoccaggio,tre per due,in svendita eterna..
Siamo rimaste alla preistoria di un dignita' ' che vogliamo rimanga,anche se solo nel ricordo.
Con la 'pietas'dovuta,ovviamente, per chi del prorprio corpo fa una macchina deforme,vendibile,bella o brutta che sia.
Silicone e coca ci fanno lo stesso effetto di un noioso corso di filatelia.
Capiamo con intelligenza che le misure antropologiche del terzo millennio sono in mutazione.


Nel catalogo della storia,metteteci con le mondariso.

lunedì 26 ottobre 2009

PERICOLO NELLE NOSTRE CITTA'




Da osservazioni 'gornalistiche',anche se dilettanti, ricavo che ci sono in giro-in particolare in ambienti 'educativi'- crociate di bassa lega,integraliste,cielline
Queste crociate, mirando all'affermazione delle proprie verita' dogmatiche,tendono a fare piazza pulita, con metodi 'sportivi', di bassa lega,totalmente disinvolti, chiunque vada intrecciando sistemi di confronto con religioni diverse da quella cattolica.
In queste crociate , gruppuscoli integralisti a spada tratta superano per durezza e mancanza di carità gli stessi pastori ufficiali della loro Chiesa, li sorpassano, spesso non ne ascoltano le indicazioni.
E' una deriva pericolosissima, in particolare in questo momento in cui voci tragiche della cronaca ci dicono della recrudescenza dell'integralismo islamico, degli attentati, della figura del kamikaze che emerge incontrollata.
(V. ieri, ultimo attentato a Bagdad.)
A questi signori, portatori di 'verita' nulla importa,solo il proprio tornaconto ideologico.
Non si pongono il problema del dialogo,della fatica del confronto, della fratellanza.
Non si accorgono che i poveri cristi, agganciandosi alla prima ancora religiosa che viene loro offerta,possono covare odio nel silenzio a lungo,senza esprimersi, per poi maturare un antagonismo elementare e fatale a tutti noi.
A loro importa solo di loro stessi.
Si sposano splendidamente con la chiusura mentale ed esistenziale di alcune famiglie che vanno instradando i figli alla edificazione del proprio tornaconto di mattoni e litanie verso un dio ritagliato a propria misura.

Un pericolo reale.


domenica 25 ottobre 2009

AUTO BLU


Se quelle scarse quote rosa ben in vista nella politica attiva ,per esempio la signora Binetti, o la signora Russo Jervolino et 'similia' avessero frequentazioni 'segrete'con splendidi gigolo',consiglio loro di avere l'accortezza di non utilizzare,per gli incontri,le auto blu.

Danno troppo nell'occhio.






N.B Alle primarie del PD ho votato per l'opzione Marino,anche se non credo granche'nei medici che si votano alla politica.

Tant'è,a non andare mi pareva di sparare sulla crocerossa.

venerdì 23 ottobre 2009

FILOSOFI SI NASCE


Di quella volta che il vecchio signore aveva reso inquiete tutte le commesse dei negozi di scarpe della citta' perche', pur avendo due piedoni numero quarantasei, comperava sempre scarpe numero quarantadue.
Se ne usciva dai negozi con le scarpe nuove ai piedi e l'aria contrita,vistosamente sofferente.
Cosi' è cosi' non è, finalmente una commessa prese l'ardire e gli chiese ragione di questa assurdita'
-Vede,ragazza mia -rispose l'anziano, dignitoso signore -mi hanno detto: riguardati,non bere, non fumare, donne niente, vita ordinaria,viaggi pochini....stai tranquillo e goditi i tuoi giorni come puoi...
allora io ho trovato questo stratagemma:tengo queste scarpe strette finche' resisto e quando me le tolgo......ahhhhh finalmente un brandello di vera felicità sensibile!!!-


Era una logica stringente, empirica,inattaccabile.
(ore 20)

giovedì 22 ottobre 2009

IL TACCHINO DEL RABBINO




C'era una volta la storiella del tacchino del rabbino, che il rabbino decise di vendere per poter mangiare e lo fece, a prezzo altissimo.
Il suo vicino di casa aveva messo pero' in vendita una cocoritella parlante ad un prezzo assai inferiore.
A chiunque gli chiedesse ragione di tutto cio',lui rispondeva salomonico:
-D'accordo, la cocorita parla come un uomo.....ma il mio tacchino......PENSA!!!!'

Morale(relativa ) della favola :
negli ambienti educativi ,all'alba del 2010,se dici una battuta che nessuno capisce puoi passare per ...... ehmmmmm ...'strano'.
Se dici per decenni che l'Olocausto è un'invenzione di un buontempone del bar dell'angolo puoi diventare ordinario di filosofia del diritto con laude.

mercoledì 21 ottobre 2009

SI DICE







Nell'imbarbarimento generale-fatico,con quel po' di storia che ho studiato in tempi passati a visualizzare un'altra epoca cosi' a catafascio,forse l'Eta' longobarda- vige una consuetudine nella vita associativa,negli ambienti di lavoro e cittadini.
La legge del 'si dice'.
No, non è l'amabile oppure odioso gossip , patinato, o di carta scadente.
E' la legge del ristagno di malignità che la moderna sociologia ha gia' a suo tempo definito con termini strani:'mobbing', ''stalking', e cosi' via.
Ho capito da tempo che funziona in questo modo: due o tre sfigati- mi si perdoni- cominciano a sussurrare,non avendo di meglio da fare, alle spalle di un soggetto.
In genere il soggetto:
a) si distingue per qualcosa che sa fare bene o che lo evidenzia in qualche modo sul contesto(magari anche solo un lavoro silenzioso e corretto)
b) viene 'annusato' in un momento di fragilita'
c) viene 'colpito' in qualche errore che deve aver commesso,laddove questo genere di 'errori ' è abituale consuetudine di quasi tutti, ma non si evidenzia in condizioni ordinarie
d) viene preso 'dentro' un meccanismo in cui è costretto a dibattersi dall'interno, cioe' con la stessa semantica dell'ambiente che lo ha generato,senza scappatoie
e) nasce in ambienti asfittici, privi di aperture culturali e di autorevolezze illuminanti
f)si conclude con l'estromissione del soggetto dal contesto, supportata da giustificazioni di normale buonsenso.
C'è una buona arma contro questi meccanismi:l'ironia.
Ma se necessaria,anche la tutela sindacale.
Chi ne fosse coinvolto, provi intanto a raccontarsela e a riderci su .
E' possibile vincere?

Certo,anche se poi si puo' correre il rischio di dover consolare gli sfigati di turno che hanno provato l'avventura eroicomica del persecutore e sono rimasti a bocca asciutta.



ore 17

martedì 20 ottobre 2009

DAL BLOG IN POI


Una signora,anche ex-insegnante elementare di squisita sensibilita',nonche' poetessa, mi ha detto telefonicamente, durante un saluto veloce, che talvolta visita il mio blog e capisce che lo scrivo all'alba, o in tarda notte.
Segno di 'spleen' romantico?
O,perbacco, mi sono detta,e sono andata a controllare i presunti orari che meccanicamente 'google' appone ai miei post.
In effetti si evincono orari assurdi, tutti falsi.
La realta' è che scrivo sempre mai dopo le nove di sera, raramente lascio qualche intervento su blog altrui leggermente piu' tardi, soprattutto perche' ho gli occhi troppo delicati per i video in tarda serata.
Google,quindi, stampa a suo piacimento riferimenti temporali 'creativi',ci sara' un meccanismo che non ho sistemato.
Questa simpatica precisazione mi fa in realtà pensare che l''impronta digitale' assunta ormai dai nostri rapporti si fa sempre piu' prepotente.
Abbandonato lo schema relazionale del natio borgo, quello per cui tutti ti conoscevano come libro aperto,è rimasto il rischio di una comunicazione grossolana.
Aggiungi poi che quasi mai si incontrano persone di chiari intenti e buona sensibilità ma,sempre di piu', poveri cristi che arrancano,stravolgono,impongono,schematizzano.
Se la finiranno di blaterare, prima o poi,ma intanto ci tocca sopportarli.

Occasione, questa, per ripensare un po' l'utilita' di un blog come questo.
A distanza di due anni dalla nascita, mi sembra di capire che:
-mi ha aiutato nell'allenamento alla sintesi
-mi ha indicato una inclinazione piu' surreale che reale
-mi impone,consapevole della natura della piazza internettiana, una scelta veloce che-anche se lontanamente-mi pare piu' utile che narcisistica
-e' divertente e mi rilassa.
-vorrei diventasse un discreto strumento di 'marketing' per le mie produzioni cartacee,ma questa si' è la vera barzelletta.
orario reale: 15,30

venerdì 16 ottobre 2009

OCEANO DEGLI AFFETTI/2


Nel tempo le figlie tendono ad assomigliare alle madri e i figli ai padri.
Questo lo dice l'osservazione volgare,con le ovvie eccezioni.
Le somiglianze sono evidenti nelle distonie, nei piccoli tic, nei gesti meccanici e nelle sfumature della voce.
Ahime', per chi ha rinnegato padri e madri,bene per chi ne coltiva la memoria e gli insegnamenti.
Insegnamenti sempre pulsionali, reconditi,scritti in un codice, non detti ,talvolta neppure pensati .
Questo canale si afferma nel tempo,in genere superata l'eta' matura è palese e si evidenzia 'nonostante'.
Nonostante le ribellioni, le affermate diversità e divergenze, i capelli di diverso colore e la fisiognomica alternativa ai dati genetici familiari.
Accade, e sfuggire privi di consapevolezza è letale e controproducente.
Cosa danno i tanti padri ai tanti figli che sciabattano in luoghi diversi,alla ricerca di se stessi, blaterando di affetti ovvi o strani?
Lascio l'interrogativo,che corra sull'onda del vento, battuto dalla pioggia cattiva o dalle scosse dell'epoca,stranianti come scosse di terremoto.
Consapevoli che segnali infiniti e importanti si lasciano ad ogni respiro, ad ogni assenza/presenza,ad ogni voltagabbana, ad ogni fedelta',ad ogni generosità piccola,ad ogni conto avaro,ad ogni gesto di salute o malattia.
Rimangono scolpiti e si danno l'un l'altro, di giorno in giorno.
Come la vita,che va dove vuole, spesso senza essere condotta.

giovedì 15 ottobre 2009

L'OCEANO DEGLI AFFETTI


Propongo un passo dal mio 'Pane a colazione',pag. 111


'Eppure lei non riusciva mai a dimenticare il suo corpo,anche nei momenti piu' convulsi della giornata,quando correva carica di impegni e di oggetti da sistemare,quando incontrava una persona,poi un'altra.Il corpo di lui le restava attaccato addosso con i suoi odori,le pieghe della pelle,i movimenti delle braccia,ogni parte che la invadeva senza remissione,su fino al midollo,fino all'ultimo pensiero,con una coincidenza sulla sua superficie perfetta e identificabile..
........
Le ferite si erano sempre ricomposte,ma le avevano lasciato una grossa cicatrice,un indurimento,aveva paura che qualcosa tra loro si frapponesse,all'improvviso,in modo irrimediabile,magari anche una persona piu' semplice,che lasciasse intravedere a lui o a lei la possibilità di un riposo solido e di un futuro senza incrinature,un altro amore piu' comodo,un'occasione di tranquillità.
Ancora mille e una volta lei lo aveva sentito lontano,ostile, eppure indispensabile.Non c'erano patti certi tra di loro,eppure il loro legame li avvinceva senza requie,vincendo anche il muro di razionalità che lei si stava allenando ad edificare nelle sue giornate.'
Insomma, leggiamolo cosi', anche come un romanzetto d'amore.
In una giornata di pioggia e vento,perche' no?
Anche dopo pranzo,puo' essere digestivo.
E poi, non finisce davvero, e qui sta il bello.

mercoledì 14 ottobre 2009

NO ALLA VIOLENZA


Quello che ricavo dalla 'querelle' sull'omofobia che pare l'ultima voce urlata di cronaca è questo: si contrabbanda l'intruglio discorsivo sul termine 'gay' per nascondere ,di fatto, una cedevolezza alla violenza gratuita, originata da una 'pruderie' elementare,da una voglia di rissa, da una tensione all'epurazione.
Le tematiche dell'identita' sessuale e delle sue manifestazioni-lo confesso onestamente, spesso, per me,cinquantottette perversamente timida,etero e monogamica , anche imbarazzanti- coprono il nulla violento, la nebbia della ragione che circola in giro.
Intanto, da parte cattolica,laddove si soprassiede con nonchalance su orrori di casa come la pedofilia in veste talare e ci si straccia di contro le vesti su due adolescenti dello stesso sesso che si scambiano effusioni per strada.
L'effusione per strada è osservabile,amplificabile,esaltabile,induce -semmai, e questo potrebbe essere una questione- imitazioni a catena,curiosita',mimesi, gioco di ruoli,mascherate involontarie.
Le pulsioni malate e nascoste generano dolore e veleno.
Lasciamoli in pace,per favore,questi ,tantissimi ,pseudo,certi,stralunati,convinti,impauriti,timidi detti 'gay', che' in giro c'è di peggio.
Ognuno baci chi vuole.
Poi da parte politica tout-court.
Si fanno giochini di squadra su temi delicati e popolari, che entrano di sottecchi nelle vene e sottopelle,laddove basterebbe garantire due o tre cose elementari,in una convivenza civile.
Intanto un assoluto sulla violenza:NO senza attenuanti.
Poi un compromesso lucido sulle ragioni della tolleranza, e cioe' individuare i sistemi per vivere meglio,convivere ancor di piu', e che nessuno si permettesse di sindacare su quanti baci si danno e a chi a suon di botte.
Se poi, in propri canali, con le proprie parole, si vuole anche continuare a sostenere la nostalgia dell'amore etero, la romanticheria di una individuazione di vita,una ipotesi relativa di affettività,chi lo impedisce a chi?

sabato 10 ottobre 2009

NOI,BRUTTINE STAGIONATE


Noi bruttine stagionate abbiamo quasi tutte l'anima della fatalona.
Pero' siamo qua, castigatelle in questo look che ci contraddice l'essenza autentica.
Nel gioco occasionale delle parvenze, ci è capitato di essere come siamo,diciamola tutta:non abbiamo il fisico della escort DOC.
Neppure della modella, o della compagna di turno di un George Clooney qualsiasi, tanto per non far nomi.
Siamo cosi', nubili, coniugate o altro,ma c'è anche da aggiungere che qualcuna i suoi anni li porta bene,e non è poco.
E' comunque doveroso porsi un dubbio metafisico e di metodo:sara' per questo che andiamo in giro cianciando di cose da paravento ?Cioè di cose sublimate, asessuate,di genere neutro?
Cioe':pace,guerra,idee,destini,futuro dei giovani,rischio ambientale,salute e infanzia violata??
Sara' per questo, cioe', per forza di cose, come recita la storiella della volpe e l'uva,che ci diamo di volta in volta arie da scrittrici di provincia, o da suffragette dei povericristi?
Puo' essere, puo' essere.
Noi, bruttine stagionate,pero' non ci scoraggiamo e ci permettiamo di sperare che alcune indicazioni che girovagano nel mondo-questioni dell'ultima ora-siano propositive per il futuro di tutti noi:
il Nobel a Obama,una cambiale in bianco,un vincolo;
la precisazione Costituzionale della vita pubblica italiana,un respiro di pulizia;
l'affermazione della ricerca scientifica;
lasciatemelo dire con un pizzico di orgoglio:il nostro Ateneo bolognese,indicato dal Times come degno.

Non chiedetemi se è realistico tutto cio',la bruttina stagionata di una cosa ha bisogno:

di sogni.

martedì 6 ottobre 2009

NOI CASALINGHE DI VOGHERA


Io,la parrucchiera dietro l'angolo,la signora che mi fa le pulizie una volta a settimana,un paio di altre 'intellettuali' del territorio-collegate idealmente a quella 'casaligna di Voghera',mito di tutte noi- cerchiamo in due chiacchiere veloci, quelle di chi ha da fare del suo, di capirci qualcosa del momento politico italiano.
Quello che capiamo è sconfortante.
Governate da un decennio pieno ,in modo orwelliano -V.'1984',antesignano del tema del 'grande fratello controllore delle coscienze-da un signore che misticheggia,cioe' crea afflati mistici popolari,all'improvviso capiamo che detto signore è nei guai seri con la magistratura.
Cioe', lo sapevamo gia', ma lui era l'Unto del popolo e si tirava avanti, della serie:tutti, ma proprio tutti ne parlano,quindi ha garanzie di esistenza.
Ora:paventiamo che gli illuminati,quelli che hanno animato circoli,creduto in lui,sostenuto non tanto il suo programma,con qualche ragionevole dubbio, ma la sua 'presenza', andranno su tutte le furie.
Brutto affare.
Una democrazia deve avere un riconoscimento popolare,non essere garantita dalla magistratura,almeno dovrebbe.
Non ci stiamo capendo niente,cioe', non capiamo quale sara' il prossimo futuro, capiamo solo che non si doveva arrivare a questo punto.
Dopodiche', la polvere e le zucchine da pulire urgono,l'eta' non rema a favore, la circolazione chiede di fare una passeggiata igienica,piuttosto che un ennesimo,letale tormentone.
Ognuno di noi fa del suo meglio,e forse un tempo migliore ce lo meritiamo.

lunedì 5 ottobre 2009

LA TERRA TREMA


Non vedo futuro senza un coraggioso, globale sistema di riflessione su tematiche ambientali.
L'ignoranza dei piu' deborda,sovraccarica quel poco di educazione popolare che è venuta affermandosi negli ultimi trenta anni.
Mentre i mari asfittici custodiscono cadaveri di navi radioattive e le case delle citta',non ancora sanate da componenti letali come asbesto-amianto, uccidono i propri inquilini.
L'ambiente terracqueo grida urgenze improrogabili.
Davanti a queste urgenze, ogni new-economy dovrebbe ridisegnare le sue coordinate cartesiane di riferimento.
Riqualificare sistemi produttivi, depurare industrie farmaceutiche,acque potabili,creme solari,sistemi di colture agricole,fonti energetiche, sistemi di trasporto e idee di turismo. Ridisegnare criteri abitativi e relazionali.
Non vedo altra strada.
Nelle scuole si dovrebbero insegnare il rispetto e la tutela dell'ambiente,come elementi prioritari per la sopravvivenza ,come materia di base,insieme alla storia.
Il resto è optional.
Invece balbettii ridicoli inducono eternamente alla ricerca dell'utile quotidiano, dell'opportunità migliore da cavalcare.
Manca una ragnatela di pensiero su tematiche ambientali.
Solo chi ha visto amici morire a decine e non ha dati statistici neutri di conforto, sa cosa questo significhi.
Amici che hanno lasciato in eredita' che questo si dica.
Credo che altri luoghi del mondo, che non sono la nostra povera Italietta borbonica, abbiano realizzato questo dato elementare da tempo.
Datolo per sicuro,si potrebbe poi partire per il resto.

Se non si tutela la vita, su cosa si arranca?

sabato 3 ottobre 2009

SOLIDARIETA'


Mi ha dato fastidio vedere sbattuto in prima pagina nel web il nome del Sindaco di Rimini, Prof.Ravaioli,oncologo, come coattore di una truffa dentro la sanita'.Cosa che lui ha del resto dichiarato confusa e inattendibile.
Non che questa Amministrazione abbia le mie simpatie,non che mi limiti nel brontolare praticamente ogni giorno di questa riminesizzazione.
Ma questa azione mediatica mi è parsa un'incongra bufala,priva anche di riferimenti certi .
La mia solidarieta' onesta al Sindaco di Rimini,in attesa di chiarimenti limpidi.

venerdì 2 ottobre 2009

GINESTRE




'..............

Sovente in queste rive,

che,desolate, a bruno

veste il flutto indurato e par che ondeggi,

seggo la notte ;e su la mesta landa

in purissimo azzurro

veggo dall'alto fiammeggiar le stelle,

cui di lontan fa specchio

il mare,e tutto di scintille in giro

per lo voto seren brillare il mondo.

..................'


( Giacomo Leopardi, da 'La ginestra,o il fiore del deserto')