sabato 9 maggio 2009

POSTI IN PIEDI




Solo posti in piedi, per noi.
Accidenti.
Il viaggio, anche quando non si presenta lunghissimo, necessita le sue comodità.
A stare in piedi ti si gonfiano le caviglie,come minimo.
Posti riservati a categorie privilegiate:
tamarri,residenti autoctoni da almeno venti generazioni,strombazzoni,faccetoste,chihaloziochelohainfilatodaqualche parte,veline e velone,qualche cariatide,chi ha un fisico bestiale,chi si è rifatto solo un po',chi scrive da dio, chi pubblica con l'incappucciato di turno.
Ci tocca stare in piedi.
Accidenti.
Forse gliela possiamo fare in barba,magari ricreando una posizione yoga.
La figura dell'albero rivisitata ,per esempio.
Ti credi un albero, una bella quercia secolare,nel bel mezzo degli stromabazzamenti urbani, dalla fermata centodue alla fermata duecento.
Quando sei a destinazione hai la faccia serafica,sorridi a tutti dici:'Piccinini miei, ma che simpaticoni'.

Anche all'autista.