giovedì 7 febbraio 2008

BOMBE A OROLOGERIA


Un flash d'agenzia -appena detto tra le righe dell'assenza di governo italiano, delle presidenziali americane, di quelle due o tre efferatezze al solito in giro per il globo,di come boicottare, se si o se no gli iscrittori israeliani alla Fiera del libro di Torino eccetera eccetera-ha recitato velocemente:'bomba ecologica al largo dell'Adriatico, davanti alla Croazia,petroliera inabissata(?)'
Poi piu ' niente.
Ora, dico io, che almeno ci informino per bene.
Vogliamo sapere di cosa si tratta.
Esattamente.
Vogliamo sapere anche perche' in un quartiere come il mio, vicino al mare, in assenza di scarichi industriali, un abitante su tre è malato di cancro.
Lo vogliamo sapere, ne abbiamo il diritto. Che questo schema di sviluppo miserando produca ineguaglianza, povertà ,merce inutile è una vecchia lamentela.
Non ci interessa di restare in mutande,viviamo bene anche con pane e patate, ma il bene prezioso dell'aria, dell'acqua, del respiro e la possibilità di vivere mediamente in salute non ci possono essere tolti cosi'.Non puo' essere una vecchia canzone da figli dei fiori irranciditi. Deve essere un diritto elementare e garantito.
Non capisco perche' gli amministratori continuino a vendere balle, su questo argomento.
Non capisco perche' gli intellettuali si sciacquino la bocca con l'aria fritta,la teologia, come far respirare un feto morente, come torturare un malato terminale, come definire il sesso degli angeli .
Come organizzare canaste di beneficenza e come ripulire la fedina penale dell'ultimo mafioso.
La gente muore di cancro e basta, muoiono i bambini, nelle corsie d'ospedale, nascono male, non si sa come vivranno.
Il sistema sanitario costruisce le sue iperboli a prescindere dal tema radicale della salubrità ambientale, ma dove sono i giovani operatori sanitari, dove si nascondono?
Che l'Adriatico sia una fogna dove gli scarichi della Pianura padana vanno a depositarsi lo sapevamo. Che nessuno, in apertura di stagione osi parlarne, qua in riviera, mentre gli operatori sentono l'odore del soldo come gli animali in amore-mi perdonino i miei amici animali- lo sapevamo-
Che il cemento aumenti, aumenti a dismisura, spalmato come marmellata, con un sistema di permessi dubbi, indecorosi, addirittura nella nostra civilissima Romagna lo sapevamo.
Ma che ci permettano di girare per strada, che falliscano per quanto è possibile e che si riducano in bancarotta,non ci interessa.
Ma noi dobbiamo poter uscire di casa e respirare.
Dobbiamo poter entrare in acqua, l'estate, e non avere paura.
E siccome non siamo ancora geneticamente pronti ad adattarci del tutto,come i topi da fogna, che ci sia permesso, ogni tanto, un guizzo lucido di ribellione