martedì 11 marzo 2008

IL LIBRO DEI CONTI







Romano Prodi, uscito dalla scena della politichetta italiana con l'onore delle armi, ha subito affermato che fara' il nonno.
Sinceramente, non so se ne avra' molto tempo, visto che poi ha aggiunto che di possibilità di impegno per la pace ce n'è tantissima.
E poiche' questa affermazione pareva piu' una promessa,confidando sulla onestà ' intellettulae del Professore, praticamente indiscussa, è lecito pensare che di tempo per fare il nonno, appunto, non gliene rimarra' poi tanto.
Il mondo spende per la guerra cifre da capogiro, e il professore dovra' sicuramente dare una sbirciatina a questi conti.
Joseph Stiglitz,Premio Nobel per l'economia nel 2001 e professore di economia alla Columbia University,in un libro scritto con la docente di Harvard Linda Bilmes riporta la stima prudenziale di tremila miliardi di dollari-da parte americana -, e di altrettanti per il resto del mondo riferendosi ai costi della guerra in Iraq.
Chi ci ha guadagnato :le Compagnie petrolifere e i Contractors, cioe' gli apparati privati della Difesa.
Bene, anzi malissimo:se consideriamo che quella in Iraq non è la sola guerra sulla faccia della Terra, arriviamo a fare una stima del tipo: i deficit e i disavanzi, quella cosa per cui dobbiamo stare attenti a non sprecare, dobbiamo ecc,ecc.. subirebbero un ' enorme frenata se ci fosse una seria politica internazionale di pace.
Diciamo che la macchina della guerra, che pare al momento la voce di maggior disavanzo dell'economia mondiale,subirebbe un forte, oculato ripensamento.
E quel gettito monetario, quelle risorse, potrebbero-elementare, no?-essere reinvestite altrove.
Nonno Romano, dai un'occhiatina a questo libro dei conti,per favore.
Altrimenti, chi lo tappa questo buco di questo sacco senza fondo?